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Via Saragat, l’Ufficio legislativo della Regione conferma il niet sulle transazioni Acer

Via Saragat, l’Ufficio legislativo della Regione conferma il niet sulle transazioni Acer

27 Dicembre 2021 | by Enzo Colarusso
Via Saragat, l’Ufficio legislativo della Regione conferma il niet sulle transazioni Acer
Politica
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Via Saragat rischia di diventare, se non lo è già, terreno di scontro politico aspro. Come si sa, le transazioni promesse da Mastella e che avrebbero dovuto dare il via libera all’assegnazione di quegli immobili agli inquilini legittimi, con rogiti notarili a partire dal 30 di ottobre, sono completamente naufragati dinanzi alla chiusura del collegio dei revisori dei conti di Acer che ha ritenuto illegittimo che il presidente dell’Acer  potesse sottoscrivere la transazione, perché la competenza è del commissario liquidatore  degli Iacp di Benevento. In quelle transazioni, secondo i revisori dei conti, vengono assunte obbligazioni e vengono determinate denunce rispetto a passività anteriori al 2019, passività che erano di  esclusiva competenza della gestione di liquidazione, come espresse chiaramente Perifano nella conferenza stampa del 3 dicembre a Palazzo Mosti.

E sostanzialmente la stessa cosa è stata replicata al consigliere dem Mortaruolo che in data 22 dicembre ha rivolto una interrogazione scritta al Capo Ufficio legislativo del presidente della Regione chiedendo lumi rispetto proprio alla vicenda di via Saragat. La risposta è stata in linea con quanto espresso fino a questo momento e che cioè “l’accordo transattivo stipulato tra l’Acer Campania e i singoli assegnatari degli alloggi non poteva essere stipulato per mancanza di legittimità a costituirsi quale controparte negli atti in capo all’Acer”. In sostanza il provvedimento regionale che ha posto in liquidazione gli IACP della Campania ha precisato che la gestione liquidatoria deve far fronte a tutte le passività accertate al 31 dicembre 2019 e che deve essere lo Iacp di Benevento, sebbene in liquidazione, a farsi carico di quelle passività scaturite dalle sentenze oggetto della transazione per le quali è stata posta l’interrogazione. In soldoni, l’Acer, a parere della Direzione Generale per il Governo del Territorio non era legittimato a porre mano a quelle transazioni. Mastella era già corso ai ripari. Qualche settimana fa era andato a Napoli a battere i pugni sul tavolo ricevendo da Bonavitacola rassicurazioni a che la situazione potesse trovare sbocchi positivi. Il problema, a quanto sembra, travalica anche i connotati politici per finire in quelli procedurali e legislativi per cui bisognerà mettere mano ad una completa rivisitazione del contenzioso e dare ristoro ai legittimi assegnatari che erano stati tranquillizzati da inopportune promesse elettorali.   

 

 

 

 

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