Antonio Picariello esce da Città Aperta. Una notizia largamente annunciata ma che ora trova la sua ufficialità anhe nella disposizione fisica in Consiglio comunale. Prima dell’inizio dei lavori assembleari la dichiarazione del consigliere “dissidente” di lasciare il gruppo di Città Aperta e accomodarsi tra gli scranni del gruppo misto inaugurando, di fatto, la stagione dei sommovimenti a Palazzo Mosti, con un certo largo anticipo rispetto alla “tabella di marcia” dei cambi di casacca che si sperava si potesse arginare nella misura del possibile. E invece niente di tutto questo. Picariello è il primo a muoversi, sebbene non abbia, per adesso, saltato la staccionata, ben saldo sulle sue posizioni che ribadisce pienamente al nostro microfono.
Chi invece resta al suo posto è la Piccaluga Principe e non vi sarebbe motivo di pensare il contrario. Anche il suo voto pro-Cataudo alle Provinciali era stato anticipato ma in quiesto caso, al contrario del precedente, si è rimasti nell’alveo antimastelliano. E poi Cataudo, che si conferma alla Rocca “a dispetto del santo”:un piccolo sfizio di Mosè nella sfida tutta ceppalonica.