La confluenza di Noi di Centro in Idea-Cambiamo, gruppo misto al Senato. Un manipolo di 9 parlamentari che guarda a destra e che potrebbe rappresentare un coagulom importante se si dovesse andare alla conta per il Capo dello Stato e le incollature sono strette. Ciò in cui confida Mastella, che tiene subito a sgombrare il campo proprio nei confronti di una sua prossima virata verso il centrodestra, che da più parti si ritiene assai probabile in vista delle Politiche del 2023. Nel frattempo è la Senatrice a muoversi ma subito arriva la nota mastelliana che definisce “maliziose” le interpretazioni circa la costituzione del gruppo al Senato “Idea Cambiamo – Noi Di Centro”. Nessuna deroga alla linea del Brancaccio che resta “linea di centro, e solo di centro, con la prospettiva di una federazione tra chi a questa idea fa riferimento. Nessun cambio di rotta politica né alcuno spostamento, ma solo conferma delle alleanze consegnate al responso elettorale in Regione, al Comune ed in Provincia”. Per Mastella non è ancora tempo di sganciamenti verso lidi più consoni alle sue aspettative ma gli orientamenti sono abbastanza palesi. Così come è chiaro che ora la rappresentanza “laticlavia” da la stura alla creazione di un gruppo regionale anche solo di due componenti, nel caso in specie Abbate- Iodice, ma sulla consigliera di Casagiove, grande amica del sindaco di Benevento, pende la spada di Damocle del ricorso al Consiglio di Stato presentato dall’outsider Agostino Stellato, grande amico di Abbate, che non ha mai accettato la sconfitta e si batte per lo scranno che è della Iodice. Mastella su questo argomento non ha mai inteso intervenire lasciando che la cosa decantasse per conto suo. Tornando a bomba, un suo definitivo e nuovo trasloco nel centrodestra potrebbe apparire quasi automatico se intende nutrire chances per un clamoroso ritorno a Roma oppure per confermare la moglie a Palazzo Madama, cosa più probabile. E allora bisognerebbe comprendere quale sia l’umore dei suoi sodali di sinistra “bidonati” dal PD regionale. Cosa ne pensi, per esempio, Raffaele Del Vecchio che non più tardi di qualche giorno fa dalla Rocca tuonò contro le destre che a suo avviso sono l’unico vero avversario da sconfiggere e contro cui unire gli sforzi. Con Mastella non è dato abbassare la guardia. Egli è pragmatismo allo stato puro, strategia del reale, poca indulgenza ai massimi sistemi e in questa situazione magmatica da il meglio di sè.