Riunito il Consiglio comunale postnatalizio, per altro già programmato, per discutere ed approvare i 27 punti all’ordine del giorno del 17 dicembre, debiti fuori bilancio, che non furono licenziati a causa della pregiudiziale tecnica sollevata dalla minoranza e accolta dal segretario generale e dalla presidenza del Consiglio comunale. Presenti in tutto una ventina di consiglieri, tra maggioranza e opposizione, altri sono stati collegati da remoto. Tutti approvati i 27 punti e non poteva essere diversamente. Lo imponevano le sentenze per cui la maggioranza ha provveduto alla ratifica. Non è mancata però la discussione in aula soprattutto sul capo che ineriva ai 13mila euro scaturiti da cause legate a provvedimenti disciplinari che il Comune ha sostenuto e perso. Dai banchi della minoranza è stato fatto presente che derive ideologiche e contra personam, il riferimento a Gabriele Corona come convitato di pietra è apparso palese sebbene in sordina, non si possono intraprendere con i soldi pubblici così come gli straordinari prima concessi e poi no e per i quali il Comune si è pure costituito parte civile perdendo. Rosetta De Stasio, capogruppo di Prima Benevento
La maggioranza ha fatto come era prevedibile quadrato. Marcello Palladino capogruppo di Noi Campani. Finalino sulla stampa non presente in aula…per motivi di sicurezza. È ovviamente una boutade o forse l’ennesima dimostrazione di chiusura da parte di taluni che non gradiscono e mal sopportano la presenza dei giornalisti. Non si spiegherebbe altrimenti la scelta di adottare la presenza mista con i consiglieri dentro e l’informazione fuori, quei dieci in tutto fra operatori e giornalisti e il numero difetta per eccesso, che viene fatta passare per esigenza di sicurezza. O tempora, o mores…