Giorno di vigilia e la politica si ferma per le immninenti festività. Un weekend un po più lungo, poi ci si ritufferà già da lunedi nel bailamme quotidiano. Il PD, reduce da una tornata elettorale tutto sommato positiva, con due consiglieri provinciali di nuova elezione ad affiancare il decano Ruggiero e 24mila voti ponderati rispetto ai 15mila di due anni fa, si appresta a vivere il suo congresso nell’imminente mese di gennaio. Un congresso cui il partito, commissariato, dovrà contarsi ma per la maggioranza decariana si tratterà solo di una riconferma. E tuttavia, c’è chi ritiene che quella fase debba essere il teatro naturale di un discorso e di un dibattito il più ampio possibile e non un mero sigillo notarile di decisioni maturate altrove. Dovrà essere ancdhe la sede naturale per capire cosa sia successo con i dissidenti di Essere Democratici, fino a poco tempo fa allineati e coperti sotto le egide decariane. Antonella Pepe e Mino Mortaruolo, due personalità non sempre in accordo tra di loro ma che dalle regionali in avanti hanno preso a condividere un percorso e pure un processo di rinnovamento delle procedure che non prevedono ricette precostituite. L’organigramma, per esempio, le cariche direttive. Secondo la Pepe si dovrà stabilire in sede congressuale anche l’organizzazione politica organigrammatica.
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