Mastella fonda Noi di Centro ma non è l’unico, tra i democristiani di un tempo, a desiderare di ravvivare un’idea di centro che sia più di una suggestione. Oggi a Napoli Paolo Cirino Pomicino, uno dei pezzi da novanta della DC Napoletana, ha tenuto a battesimo “Popolari, Liberali, Riformisti”, titolo asciutto che come ha detto l’ex ministro Pomicino non si rifà a motivi floreali o quant’altro ma disegna solo la via all’interno della quale intraprendere un cammino che possa portare alla costruzione di una casa comune per tutti coloro che non si sentono di sposare lo status quo dell’attuale mappa politica che, a dire il vero, si stenta a riconoscere. Pomicino non ne sarà il demiurgo, come ha precisato, tanto è vero che la mattinata di oggi all’Hotel Vesuvio a Napoli è sembrata davvero l’occasione di rimettere l’uno accanto all’altro espressioni di storie politiche che al momento si osservano e si scrutano ma che hanno in animo di provare a dare vita quanto meno ad embrione di partito centrista. E allora, oltre a Pomicino, si sono visti personaggi come Giuseppe Gargani, Stanislao Lanzotti, Erminia Mazzoni e se vedi lei capisci che questa “cosa” nulla ha a che vedere con quella del Brancaccio di sabato scorso. Il nome di Clemente Mastella non si è sentito, a dare credito ai presenti, anche se qualche riferimento, sempre a detta dei presenti, non è potuto mancare. Ma “Popolari, Liberali, Riformisti”, rifugge la tentazione dell’uomo solo al comando, l’aspirazione non è quella del liderismo nè del partito di stampo padronale con tanto di volto e nome come emblema. Insomma, nessuna utilità marginale, nessuna volontà di fare mastellate tanto per essere chiari, nessuna induzione al “viandantismo”. “Siamo un progetto politico che vuole rimettere al centro i valori e le identità”, dice Erminia Mazzoni. E allora si intuisce che con Mastella non ci sarà interlocuzione ma neppure ce lo saremmo aspettati e forse manco Mastella che ora è già con la mente rivolta alle elezioni del Capo dello Stato.