E’ un momento assai delicato quello attuale a Benevento. L’atmosfera che si respira nei palazzi del potere è pesante, gli arresti della Rocca, volente o nolente, hanno un riverbero politico su tutto il panorama cittadino, dalla Rocca, a via De Caro fino ad arrivare a Palazzo Mosti. Qui è la rotazione dei dirigenti che rappresenta il nuovo topos del dibattito mpolitico. Perlingieri che va all’Ambiente e libera il posto ai Lavori Pubblici viene letto come un tentativo di sbarazzarsi di un dirigente “non allineato” preferendo il più affidabile Iadicicco. Oggi Altrabenevento ha reso pubblico alcuni stralci di intercettazioni telefoniche nelle quali Renato Parente avrebbe fatto commenti negativi su Perlingieri ai tempi in cui era a capo dell’Ufficio Tecnico della Provincia e il cui operato non era gradito ad alcuni imprenditori collusi col sistema di illegalità imperante sull’acropoli. E oggi APB, per bocca del portavoce Perifano, ha attaccato proprio sul versante del conferimento degli incarichi dirigenziali asserendo che esso viola il piano anticorruzione che rinviava al 2022 la rotazione dei dirigenti. “Il sindaco faccia sapere se intende o meno procedere, in sede di autotutela, all’annullamento/revoca del Decreto”, si legge nel comunicato. Nel frattempo Moretti rilancia il tema dei rogiti di Via Saragat, questione assai in voga in campagna elettorale ed ora in stand by.