Mastella mette a posto le cose. Dopo le commissioni, la patata bollente era costituita dalle deleghe interorganiche che molti mugugni aveva generato nella a tratti convulsa gestione della maggioranza partortita dalle urne. Andato a vuoto il tentativo di comprimere il numero delle liste per il sindaco e per i suoi più stretti collaboratori si è aperta la stagione della distribuzione delle competenze. E se alla De Mercurio, alla Petrone, a De Lispis come a Zanone, a Guerra come alla Tomaciello, a Farese come alla Franzese, a Scarinzi come ad Alboino Greco si sono spalancate le porte della presidenza delle commissioni agli altri consiglieri è toccato il resto della lottizzazione. E allora: Enzo Lauro torna a cingere la delega allo sport mentre quella ambita, la delega al contenzioso, è in capo ad uno degli scontenti del post elezione e cioè Gerardo Giorgione. Il giovane Barbieri assume le Politiche Giovanili e Protezione Civile, mentre l’ex assessore Mignone resta in auge con le deleghe all’Innovazione, alla Programmazione stretegica e digitale e i rapporti con le Università. Infine la Loredana Iannelli ottiene le deleghe alle politiche delle contrade e delle periferie. E così il sindaco chiude il cerchio augurandosi che mugugni e delusioni possano essere contenute nell’alveo della gestibilità. La sua priorità resta orientata in questo momento sulla scena nazionale dove spera di poter contare per la scelta del Presidente della Repubblica, il voto della moglie ma c’è chi sussurra anche di più per lanciare Casini, e poi la sua creatura quella “cosa” di centro che potrebbe servire a dargli più slancio quando tra meno di due anni arriveranno le Politiche e lui vorrà essere del gioco.
