Sempre più tesi i rapporti tra il parlamentare penstastellato Maglione e l’establishment mastelliano. Questa volta all’origine della polemica il prosieguo del tracciato della Fondovalle Vitulanese. Per Maglione la Provincia di Benevento ha disatteso tutti gli impegni presi. “La procedura ha ricevuto un’improvvisa accelerazione che ha visto recapitare agli Enti un prestampato utile a dichiarare il parere favorevole. Una forzatura inspiegabile e chiaro segnale di arroganza istituzionale da parte della Rocca”, dice Maglione che ha fatto riferimento alla discussione che c’è stata ieri sulla materia in Consiglio comunale a Vitulano. “La Provincia – prosegue il deputato. – si era impegnata ad avviare delle interlocuzioni tecniche con gli enti interessati, in particolare con il Comune di Vitulano, per cercare di arrivare a un disegno del tracciato che fosse coerente con le esigenze degli enti e volto a salvaguardare il paesaggio di una area a forte vocazione agricola e con colture di assoluto pregio. Invece apprendo che nonostante l’ente sia stato sollecitato, nulla ha fatto per dare seguito alle richieste del Comune. Inoltre, cosa che ha destato stupore, apprendo che la Rocca dopo aver ignorato per più di un anno le istanze dei territori – quando si sarebbe potuto intervenire agevolmente sul disegno del tracciato – nelle ultime settimane ha manifestato un’insolita premura, predisponendo proprio negli ultimi giorni un documento prestampato che ha inoltrato agli Enti interessati, dove basta apporre unicamente una firma per dare parere favorevole all’opera. Ritengo che questa forzatura sia da stigmatizzare fortemente perché costituisce un atto di arroganza istituzionale che lede l’autonomia degli enti interessati. In questo modo la valutazione tecnica verrebbe veicolata da un prestampato predisposto dalla provincia nel quale, nemmeno è precisato, se sono i sindaci o i tecnici a doverlo siglare, e soprattutto non è chiaro quale sia l’atto amministrativo che l’ha generato. Spero che i Sindaci interessati abbiano letto e approfondito accuratamente visto che prevede l’espressione di un parere favorevole subordinato ad una serie di adempimenti che sono di competenza comunale e non certo provinciale. Insomma, ancora una volta, il Presidente della Provincia dimostra di non essere un interlocutore affidabile avendo disatteso completamente le intenzioni espresse al museo del Sannio che erano tese, cito testualmente, “con spirito costruttivo e di leale collaborazione” a “trovare la sintesi delle diverse posizioni e le soluzioni più idonee per un tracciato che rispetti, da un lato, le esigenze paesaggistiche, ambientali e delle preziose colture vitivinicole locali, e, dall’altro, l’obiettivo di giungere al completamento di questa grande opera stradale strategica“.
L’unico spirito che sta guidando le scelte di Di Maria è quello economico, per nulla strategico e assolutamente avulso dalla volontà di salvaguardare il territorio e le sue specificità e soprattutto completamente sordo alle richieste dei cittadini. A questo punto l’unico risultato che si è ottenuto sarà molto probabilmente l’apertura di una stagione di ricorsi che potrebbe determinare la non realizzazione dell’opera. Da parte mia – aggiunge nelle conclusioni Maglione – farò i dovuti approfondimenti in riferimento al prestampato recapitato ai comuni in questi giorni”.