Pasquale Viespoli analizza il voto del ballottaggio. Il “netturbino”, come lo definì in modo sprezzante il sindaco rieletto dal palco del Massimo, tiene a precisare che ecologia politica non era rivolta alla persona Mastella ma al suo metodo ma la puntualizzazione è stata la spinta che ha permesso a Viespoli e a Sandro D’Alessandro, che ora torna alla ribalta politica sebbene da battitore libero, di fare il punto della situazione. “C’è bisogno di ricollocare la destra nell’ambito costituzionale nel quale è stata socio aggiunto e non fondatore”, dice non senza emozione ma è a Benevento che occorre, a suo avviso, trovare le ragioni di una rappresentanza politica che torni al dialogo con la gente. Senza apretewse di scalare l’unico partito che oggi la rappresenti e cioè Frarelli d’Itralia, ma superando con la partecipazione gli steccati prettamente ideologici per apririsi anche a colloro che non la pensano come noi, aggiunge D’Alessandro. E tuttavia, è opportuno tornare a fare opposozione, cosa che è mancata negli ultimi 5 anni.
In sala anche Angelo Moretti. Il dioalogo con Viespoli “e li seguaci sui” continua e non rappresenta soltanto una parentesi elettorale.