Il day after la vittoria di Mastella al ballottaggio. Il sindaco non ha smesso i panni del conducator anche nel momento del canonico bagno di folla. Stoccate velenose ai suoi antagonisti, frutto forse dello stato di tensione degli ultimi giorni, ma anche la lucidità di essere riuscito ad alzare l’asticella della percentuale dei votanti specialmenmte nelle contrade, organizzando i suoi pasdaran in talune contrade, feudo incontrastato della sua vittoria bis. Non nutrirà ambizioni altre, ha tenuto a precisare dal palco del Massimo, ma già lancia segnali a Renzi e non solo per mettere su il centro e d’altra parte le Politiche sono alle porte. Insomma, Mastella non da l’aria di di volersi interessare solo dell’amministrazione, ruolo in cui non eccelle, ma nemmeno intende essere messo sotto pressione da novelli arraffa arraffa. Ecco allora che lancia moniti in direzione di taluni suoi nuovi sodali ai quali chiede un patto di consiliatura. Sa già cosa dovrà concedere a partire dalla vicesindacatura che interessa e molto ad almeno quattro dei suoi presunti delfini che già hanno comincùiato a guardarsi in cagnesco per farsi strada nella sfera ceppalonica. Nel frattempo l’opposizione va prendendo corpo. Rosetta De Stasio assicura che non verranno fatti sconti, Perifano lo stesso. Angelo Moretti ribadisce il concetto