La battaglia elettorale non conosce confini. Tra Moretti e Mastella è ormai lotta senza quartiere. L’ultima bordata a Mastella arriva dal versante dell Cooperativa sociale “La Solidarietà” che ha promosso un Decreto ingiuntivo dinanzi al Giudice di Pace, volto a recuperare le somme per i servizi resi dovute dal Comune e mai pagate. La riconvenzionale, chiesta dal Comune nei confronti de “La Solidarietà”, invece, è stata respinta dal Giudice di Pace. “La Solidarietà” e “Sale della Terra” chiedono rispetto per la verità dei procedimenti giuridici in corso a tutela della propria immagine e onorabilità. “Con riferimento alle affermazioni apparse su diverse testate giornalistiche, relativamente al presunto “debito” della Cooperativa Sociale “La Solidarietà” nei confronti del Comune di Benevento, per l’occupazione della struttura del Centro Sociale Polifunzionale “È più bello insieme” di San Modesto, precisiamo che:
– il Comune di Benevento ha tentato di chiedere 64.000,00 euro alla Cooperativa Sociale “La Solidarietà”, a titolo di “occupazione abusiva” del predetto CSP;
– questa richiesta è pervenuta nell’ambito di un giudizio promosso dal Consorzio “Sale della Terra” attraverso un Decreto ingiuntivo dinanzi al Giudice di Pace, volto a recuperare le somme per i servizi resi dovute a noi dal Comune e mai pagate;
– a seguito della notifica del nostro Decreto ingiuntivo, il Comune di Benevento ha dapprima pagato tutto il dovuto e poi ha comunque spiegato opposizione e fatto una riconvenzionale per 64.000,00 euro, chiedendo appunto i canoni per l’occupazione abusiva del CSP;
– il Giudice di Pace di Benevento, a scioglimento della riserva assunta nella precedente udienza, ha respinto le richieste del Comune di Benevento e rimesso la domanda della riconvenzionale di 64mila euro del Comune dinanzi al Tribunale di Benevento, dove il Comune adesso dovrà dimostrare l’esistenza di un credito a fronte delle prestazioni gratuite offerte da “È più Bello Insieme”, come peraltro accordato con il Settore Servizi Sociali del Comune stesso mediante un contratto di comodato d’uso gratuito in base al quale la Cooperativa sociale “La Solidarietà” ha conseguito il pacifico godimento del bene di San Modesto in virtù di un Protocollo d’Intesa datato 30 ottobre 2007, nel quale il possesso veniva attribuito gratuitamente e, soprattutto, senza termine di scadenza.
Adesso quindi il Comune, se volesse proseguire nella sua richiesta, dovrebbe riassumere la domanda entro i prossimi tre mesi, con un atto di citazione in riassunzione. Ovvero azionarla ex novo nei prossimi mesi/anni ma soprattutto provare quanto asserisce.
Per quanto riguarda, invece, l’opposizione al nostro Decreto ingiuntivo e le somme ivi contenute, dal momento che esse sono state già tutte pagate dal Comune di Benevento, il Giudice di Pace ha trattenuto il fascicolo sotto la sua competenza e rinviato la causa – per le sole conclusioni – al prossimo 31 marzo 2022, allorquando verosimilmente condannerà nuovamente il Comune di Benevento, per aver spiegato una opposizione infondata/temeraria. Parlare quindi di debito quando invece si tratta di una mera asserzione è un azzardo giornalistico rilevante. Negli ultimi giorni, pur in presenza di numerose dichiarazioni tendenziose e provocatorie nei propri confronti pronunciate dal Sindaco di Benevento, la Rete nazionale di Economia civile “Sale della Terra” non è intervenuta sia per scelta di stile cristianamente tollerante nei confronti “delle persone moleste” sia perché l’agone politico-elettorale non è il campo nel quale opera. Ma di certo, le parole offensive che il Sindaco ha usato e sta usando nei confronti di un Ente del terzo settore che dà lavoro a oltre trecento dipendenti e che porta in Italia la città di Benevento come esempio positivo di innovazione di welfare generativo di comunità, sono la prova che l’Amministrazione comunale non ha piena serenità di giudizio nel valutare le proprie azioni nei nostri confronti. E che, pertanto, l’azione amministrativa del Sindaco uscente sia sempre stata improntata ad una volontà che eccede la normale competenza amministrativa”.