Mastella e la sua controconferenza stampa per attaccare a testa bassa contro quello che reputa “l’incestuoso connubio tra un ateo massonico e un cattolico”, che sarebbe il patto, l’asse Perifano-Moretti in vista del ballottaggio. C’è da attendersi che non sarà l’ultima conferenza stampa da qui al ballottaggio e c’è pure da attendersi qualche clamoroso risvolto in merito a qualche passaggio ventilato da una parte all’altra e a proposito del quale Perifano ha posto la questione della onorabilità sulla sua persona. Mastella, c’è da supporre, vorrà ribattere sull’argomento che assai poco appassiona l’elettore ma che inevitabilmente è centrale alla disputa in atto. L’Asse perifaneo-morettiano è la novità di queste ore. Un patto che non prevede lottizzazioni di sorta, la stessa disputa sul ruolo di presidente del Consiglio comunale è un falso problema perchè a totale appannaggio della maggioranza mastelliana. Dieci punti sui quali non esiste negoziato, dice Moretti, ma che sono propri anche di APB. Insomma, un accordo che ora è possibile, non lo era prima perchè, dicono, l’elettorato non avrebbe capito, anche se la rottura non è stata sui programmi ma sulla scelta del candidato e sulla non disponibilità del PD alle primarie. E quindi ora si balla. Così come si balla nel centrodestra, dove l’opera di ricostruzione si prevede di lunga e aspra gestazione. Rosetta De Stasio, convitata di pietra ieri all’Una Hotel. Quel 5%, che potremmo definire “destasiano”, difficilmemte voterà Mastella e Rosetta, nella lunga intervista concessa alla nostra tv, pur mantenendo netta la differenza tra se e il resto della compagnia, fa capire che la scelta antimastelliana è “in re”.
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