Oggi in scena un incesto contro Mastella e la città. Insieme due culture sempre antitetiche quella ateo-massonica e quella cattolica. Non crediamo che il cambiamento sia dato da chi fa imprese di carità sui bisogni e non volontariato puro come nella tradizione cristiana e da chi è inserito nel sistema di potere asfissiante del PD, senza mai essere eletto ad una sola carica ma sempre nominato”. E’ la replica del sindaco Mastella dopo l’accordo tra Perifano e Moretti.
Sarebbe questa sì una condizione opprimente per la città: un monopolio delle cooperative su tutto e una difesa di interessi corporativi e urbanistici che noi abbiamo smantellato non accettando alcun compromesso.
Abbiamo l’orgoglio di aver liberato la città; siamo stati a favore dei più deboli e contro l’umiliazione dei ceti più popolari, come hanno dimostrato i risultati elettorali. Noi siamo a favore dell’eliminazione delle disuguaglianze, loro a far reddito sulle povertà: noi non facciamo profitto dando una mano alla povera gente e chi ha difficoltà esistenziali e sanitarie.
Noi abbiamo amministrato a favore degli ultimi, loro vogliono gestire per eliminare una persona che gli fa ombra come Mastella che in tutti questi anni ha montato la guardia per dare dignità a tante persone e per risolvere i problemi di una città maltrattata e abbandonata: lasciata senza mensa scolastica e priva di trasporti come della depurazione.
La inedita, singolare coppia di fatto politica è minoranza in Consiglio Comunale, dove gli elettori hanno già determinato una maggioranza per Mastella, è minoranza nella città: Moretti e Perifano sono minoranza anche se sommassero le proprie cifre elettorali, e per paradosso se pure volessero realizzare un ulteriore inciucio con una parte dei leghisti resterebbero comunque minoranza come le urne testimonieranno.