Saranno giorni pregni quelli che ci accompagnaranno verso la fine della campagna elettorale, apertasi si a settembre in modo ufficiale ma sostanzialmente in atto sin dal mese di maggio. Arriveranno nelle prossime ore altre personalità a perorare le cause dei concorrenti poi il rompete le righe. E’stata una lunga cavalcata in cui il primo a presentarsi ai canapi è stato il sindaco uscente Mastella cui poi si è appaiato Angelo Moretti, dopo lo scisma dal resto del centrosinistra. Il Pd non ha espresso direttamente il nome del candidato, diviso al suo interno tra chi decariano non ha inteso più essere e virare verso il Ceppalonico, per accogliere il nome di Luigi Diego Perifano in modo accorato. Lungo e tormentato il percorso del centrodestra. Un anno di asprezze fra i tre partiti che ha poi conosciuto la sua fase più acuta proprio da giugno ad agosto: risultato l’erosione mastelliana di Forza Italia, poi Forza Benevento, e l’arrivo alla porta di Rosetta De Stasio che si è accollata l’onere di una coalizione in cui l’unico partito presente è Fratelli d’Italia e la stessa sua candidatura è stata frutto di una incessante azione di una lista civica paraleghista. Fuori i 5 Stelle “e la cosa ancora offende” ci si avvia verso il voto del 3 4 ottobre. Basterà il primo tiurno oppuire sarà ballottaggio. Per Erminia Mazzoni, ex assessore di Mastella la cui collaborazione si interruppe a metà del 2017, la questione non si esaurirà in prima battuta.