Sulla questione Osl dice la sua anche Italo Di Dio che nella sua veste di consigliere di opposizione e membro di diverse commissioni ha vissuto da molto vicino la genesi di questa ormai inveterata vicenda.
“Nei mesi scorsi i componenti dell’Organismo Straordinario di Liquidazione avevano provato ad avvisare i consiglieri comunali inviando loro una nota in cui esprimevano tutte le difficoltà riscontrate nel definire la procedura di dissesto. Raccolsi quel grido d’allarme ed esternai la mia preoccupazione per una vicenda dai contorni surreali. Proposi l’istituzione immediata di una Commissione consiliare d’indagine, ai sensi dell. art. 39 del Regolamento dell’assise, ma il mio appello ovviamente cadde nel vuoto. Nessuno aveva infatti interesse a scoperchiare la verità, a far emergere quello che poi è stato scritto a chiare lettere nella relazione. Ovvero che l’Osl non è stata messa nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro e come, se non bastasse, è stata pesantemente accusata dal sindaco Mastella con dichiarazioni lesive della credibilità professionale dei suoi componenti. La relazione dei commissari contiene a sua volta passaggi che non possono essere trascurati, supportati da affermazioni molto gravi. Come ad esempio il mancato versamento all’Osl di somme ad essa spettanti (proventi da accertamenti riferiti al periodo 2013-2016). Si parla inoltre di bilancio non armonizzato (in mancanza della sollecitata revisione straordinaria dei residui) e di un dialogo pressoché inesistente con la struttura dirigenziale per quel che riguarda gli aspetti collaborativi e l’alienazione del patrimonio. In parte si tratta di mancanze già denunciate dal sottoscritto in tempi non sospetti, quando più volte ho evidenziato che ci fossero palesi discrepanze tra gli incassi eseguiti dal Comune per conto dell’Osl (tra somme da Consuntivo approvato, note dei dirigenti e determina di trasferimento), fino ai famosi pagamenti eseguiti in nome e per conto dell’Osl. Se questa città vuole uscire dal tunnel senza uscita in cui è stata volutamente infilata a gennaio del 2017 (con la dichiarazione di dissesto per mano dell’Amministrazione Mastella), deve sperare che il prossimo sindaco si occupi di ricucire i rapporti con l’Organismo Straordinario di liquidazione, per favorire la rapida chiusura di una procedura di dissesto che invece di agevolare i creditori, ha creato loro danni inenarrabili e ha fatto schizzare al massimo le aliquote dei tributi generando disastri anche per i poveri contribuenti”.