Comune Benevento, variante al Puc: la precisazione dell’assessore Romano
Politica
L’assessore all’Urbanistica, Raffaele Romano, precisa quanto segue: “Con riferimento alle affermazioni della sig.ra Sandrucci, candidata della coalizione ArCo nella lista “Altra Benevento è possibile”, riguardante possibili “turbative” della campagna elettorale derivanti dallo svolgimento delle consultazioni sul Preliminare di Variante al PUC, si precisa quanto segue.
Il Preliminare di Variante non alcun effetto conformativo dei suoli, bensì individua macroambiti, per lo più derivanti dallo stato di fatto e di diritto, che definiscono il tessuto urbanizzato e/o in corso di urbanizzazione e il territorio agricolo e forestale, unitamente ad altri elementi conoscitivi e al quadro strategico.
E’ opportuno ricordare che le strategie della Variante sono state già delineate dalla Giunta comunale con le delibere n.208 del 15 novembre 2019 e n.189 del 04 dicembre 2020, risalenti la prima a quasi due anni fa e la seconda a quasi un anno fa, ampiamente rese disponibili al pubblico tanto da essere state intervallate da una fase di “ascolto” a seguito della quale sono pervenuti numerosi contributi partecipativi da parte dei cittadini.
Tutto qui.
Il Preliminare di Variante, di cui la Giunta ha preso atto con delibera n.148 dello scorso 27 luglio, è pubblicato all’albo pretorio unitamente al predetto atto deliberativo, in libera visione al pubblico, ed è stata tenuta da ultimo un’audizione preliminare per l’acquisizione di eventuali apporti conoscitivi e strategici, dei cui esiti è stata data peraltro ampia comunicazione attraverso gli organi di stampa.
Il Regolamento regionale in materia, R.R. n.5/2011 e ss.mm.ii., prevede all’art.7 il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati mediante consultazioni al fine della condivisione del Preliminare di piano, mentre all’art.2 prevede, ai fini della Valutazione Ambientale Strategica, la consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale (SCA).
Allo stato le predette procedure sono sospese e rinviate a dopo la consultazione elettorale, come pure qualsivoglia altra audizione di associazioni, enti o organi collegiali.
Le precisazioni di cui sopra si rendono necessarie anche al fine di evitare sterili speculazioni politiche ed inutile aggravio di lavoro per le istituzioni governative, nel mentre qualsivoglia polemica in tema di trasparenza degli atti appare, per quanto innanzi riepilogato, stucchevole e strumentale”.
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