“Non lasciatevi paralizzare dalle difficolta: è l’invito che Papa Francesco ha rivolto ai tanti Vescovi da oggi riuniti a Benevento per discutere del futuro delle aree interne. È un segnale di attenzione importante, quello inviato dal Pontefice nella sua missiva a monsignor Felice Accrocca. Così come importante, e meritevole di apprezzamento, è lo sforzo messo in campo dal nostro vescovo per riportare al centro del dibattito pubblico il tema dell’impoverimento di fasce consistenti del territorio italiano.
E in tale contesto di difficoltà, purtroppo, il Sannio – area interna del Meridione – paga un prezzo ancora maggiore rispetto ad altre zone del Paese pure ai margini delle più solide direttrici di crescita e sviluppo. I numeri dello spopolamento della Città e dei centri della provincia, così come i dati occupazionali sono lì a dimostrarlo.
Come se ne esce? Non con la rassegnazione, non con le recriminazioni, non con l’immobilismo. Occorrono idee e progettualità, serve guardare con occhi nuovi a una società in continua trasformazione e c’è bisogno di una politica capace di declinare al futuro la propria azione. Così non è stato negli ultimi anni, così non è ora. Per questo, se è giusto e persino doveroso elogiare la sensibilità e l’iniziativa dei Vescovi, altrettanto giusto e doveroso è stigmatizzare l’atteggiamento della politica che da troppo tempo ha abdicato alla sua funzione di guida dei processi, rinunciando pure a ogni tipo di confronto e discussione. Una mancanza ancora più grave oggi, alla vigilia di una stagione decisiva per i destini dei territori: alle porte, infatti, si affacciano le sfide del Pnrr e degli ultimi fondi europei e, sinora, non un passo è stato mosso, non un’occasione di confronto è stata organizzata per individuare quanto meno gli obiettivi fondamentali su cui lavorare.
La Regione ha già messo a punto il suo Piano Strategico, ma nel Sannio la discussione non è stata mai neanche avviata, fatto salvo un documento di indirizzo redatto dai sindacati. Evidentemente la imminente scadenza elettorale, con l’armamentario delle connesse e disinvolte manovre politiche, ha avuto la priorità assoluta rispetto a quella diligente opera di programmazione che le Istituzioni locali, Comune e Provincia, avrebbero dovuto porre in essere e che è invece completamente assente con l’inevitabile rischio di ulteriori passi indietro per Benevento ed il Sannio”.