Pane e rosa. Michelangelo Fetto al comitato elettorale di Gabriele Corona parafrasa Ken Loach e le dona ad un commosso Gabriele Corona, che non è facile alla lacrima. Comincia così l’avventura del leader di Altrabenevento a capo della lista quasi omonima a sostegno di Angelo Moretti sindaco, anche lui presente al vernissage presso la sede del Cub a Via Vitelli al Rione Libertà. E la scelta non è affatto a caso
Una decisione coraggiosa quella di Corona. “E’ la prima volta che mi candido seriamente”, dice, la precedente, nel 1990, fu di servizio coi Verdi. Ora no, ora Corona si dispone alla battaglia. Ne ha fatte tante ed è disposto a mettere da parte la sua proverbiale idiosincrasia per l’unità di intenti e marcia spedito verso questa avventura a capo di un manipolo di persone provenienti dai vari settori della società. Porta con se Patrizia Maio e ragazzi e ragazze alle prese con la precarietà del lavoro e padroni voraci a retribuzioni da fame. Ma anche ex grillini, ambientalisti e professionisti perchè Benevento esca dalla “tenda grigia” del mastellismo e riscopra le sue peculiarità, verde, fiumi, storia, fa riferimento ad un ritrovamentio archeologico in un’ansa del Calore che si stupisce sia conosciuto da pochi. E poi il problema acqua, la diuturna battaglia contro la presenza di tetracloroetilene e il Biferno, prima no e poi si a coprire il fabbisogno anche della parte bassa della città. Un Corona pugnace e diplomatico, di lotta e spera lui anche di governo che rintuzza la sua fama di elemento divisivo