Si apre una settimana interessante sul fronte politico. Si apre con la vicenda sessista scatenata dalla vignetta del blogger Soreca che ha. Innescato l’ira funesta coram populo dell’intera classe politica e non, social ovviamente compresi. Il manifesto associato alle donnine allegre è stato senza dubbio un fatto disdicevole che coinvolge una professionista che fa molto bene sia nel suo ambito, sia nella veste politica. La cosa e relativa vignetta si riferisce a tre o quattro giorni fa quando la stessa Callaro, secondo quanto racconta Spreca, chiese la rimozione della vignetta cosa puntualmente avvenuta. A rinfocolare tutto la nota stampa del sindaco che senza far nomi, come è suo costume, ha bollato come sessista e delittuoso l’attacco alla sua consigliera. Attacco forse, satira di certo assai estrema e diremmo anche sessista. La cosa sarebbe finita lì se non fosse stato per l’intervento postumo di Mastella che ne ha fatto, volontariamente o involontariamente un caso politico. Senza mai citare Soreca lo ha accusato di azione delittuosa e ha chiesto l’intervento delle autorità preposte per fermarne la portata decisamente delinquenziale. Soreca, per tutta risposta, ha ripreso a tamburo battente con le sue dirette social ricordando la sua passata militanza lonardian-mastelliana quando queste stesse cose le faceva per conto ceppalonico e promesso di attaccare briga ancora di più. Al tirar delle somme: piena solidarietà a Patrizia Callaro e distanza da certe estremizzazioni ma anche distanza dalle strumentalizzazioni che in campagna elettorale abbondano, come i sei cani di Zanone. Per il resto si attende la conferenza stampa di Rosetta De Stasio di domani e capiremo meglio come vorrà operare nel ristretto margine di tempo in cui è chiamata ad agire.