Ancora nessuna nuova dal Movimento 5 Stelle. Se si eccettua la presa d’atto di deputazione e di rappresentanza consiliare, che non hanno avuto esitazioni su quale fosse il comportamento da tenere e di stampo garibaldino, non è ancora pervenuto nulla che aiutasse a comprendere meglio la contingenza attuale, su quali siano le vere ragioni dell’assurda decisione di venire meno all’impegno elettorale. Francamente non regge l’assunto legato alla mancata strutturazione del partito sul territorio, cosa mai realizzata se non in forma embrionale all’epoca del “casuoppolo” di via dei Mulini. E allora si è fatta strada l’ipotesi di una certa cordialità politica tra il nuovo conducator Conte e Mastella legata alle vicende dello scorso inverno, tesi rilanciata dal quotidiano Libero e fortemente avversata da una nota di Noi Campani, ma non dal Movimento, almeno per ora, nota che definisce come “fantasiose ricostruzioni” quelle che vorrebbero la nuova leadership contiana in connubio col Ceppalonico. “Nessuno ha mai chiesto alcunché al Movimento e al presidente Conte. I partiti scelgono liberamente le proprie alleanze e i propri posizionamenti”, recita il comunicato. Sarà, ma anche per questo sarebbe opportuno che i 4 deputati e le due consigliere comunali, dopo avere obbedito, si esprimessero “apertis verbis” sulle vere ragioni di una così clamorosa rinuncia. Intanto Vizzi Sguera, candidato di APB, così articola la sua posizione rispetto alla vicenda