Francesca Pedicini bicandidata a Benevento e a San Gioregio del Sannio, Giovanni Quarantiello che aspetta un cenno da Mastella per ricandidarsi, Alfredo Nazzaro che, come anticipato da queste colonne, lega il suo destino politico a Perifano. “Raccolgo con piacere l’invito a collaborare alla definizione di un programma per i prossimi 5 anni in grado di rilanciare Benevento, sottraendola ad un declino che non è inarrestabile ma serve un cambiamento radicale”, il post del ginecologo che in questa tornata elettorale prende le distanze dall’inflazionato universo deluchiano, pur restando esponente storico del Governatore col quale i rapporti sono rimasti intonsi. In tutto questo comincia a farsi mefitico il clima generale. Il watsapp dell’ex assessore provinciale Lamparelli, reso pubblico dalla federazione piddina del Sannio, con tanto di ammissione di colpa del diretto interessato ma su cui è presumibile che vorrà vederci chiaro anche la Procura della Repubblica, ha segnato l’escalation del livello virulento di scontro che ormai si registra e molto altro dovremo attenderci da qui alla chiusura di questa campagna elettorale. Che il sindaco sta orchestrando a distanza, dall’azzurro mare Egeo delle sue vacanze. La specialità del Ceppalonico è e resta il “divide et impera” che non si sa se produrrà frutti succosi ma senza dubbio contribuisce ad innervosire i fronti avversari. Una straetgisa che resta la “grundnorm” mastelliana per vincere al primo turno ed evitare rischi.
Intanto si mette in faretra il connubio tra Italia Viva, della nuova diarchia Izzo-Tessitrore, e la triade deluchiana Francesco Nardone, Errico, Iesce, ne3lla accezione ecumenica di Sannio Libero. Angelo Moretti apre la sua Stanza Aperta sulla piattaforma Zoom “per dialogare con chiunque voglia conoscerlo o con chi, pur conoscendolo, voglia fargli domande di approfondimento sul programma di governo della città. Gabriele Corona, nel frattempo, torna a dare battaglia sul fronte idrico. “L’acqua potabilizzata della DIGA di Campolattaro sarà di qualità scadente, necessaria quella del Biferno”, dice attraverso Altrabenevento il candidato morettiano che poi torna a sfidare Mastella. “Il sindaco che per anni ha negato la contaminazione da tetracloroetilene, con una spesa molto più esigua poteva perorare il potenziamento della condotta per fornire l’acqua del Biferno a tutta la città. Ora dimentico degli annunci per l’acqua di San Salvatore Telesino promette la autonomia idrica della città grazie alla diga di Campolattaro. L’unica soluzione è l’aumento della fornitura di acqua del Biferno a tutta la città un o0bierttivco possibile, conclude, per cui occorre la mobilitazione popolare”.
