Dire la verità è non solo un atto rivoluzionario, come scriveva Gramsci, ma anche il modo migliore per fare chiarezza”. Inizia cosi la nota stampa a firma di Luigi Diego Perifano, candidato sindaco di Benevento e a capo della coalzione “Alternativa per Benevento!
“Lo scorso mese di maggio mi è stata chiesta la disponibilità a candidarmi – aggiunge Perifano – essendo stato da più parti individuato come figura adatta a coagulare uno schieramento popolare e progressista, civico e politico, in grado di battere Mastella. Ho molto riflettuto prima di accettare la proposta. Da tanti anni non svolgevo politica attiva, essendo assorbito a tempo pieno dalla professione, e non era semplice ritornare in campo. Ma l’ho fatto perché ho visto Benevento, la mia Città, avvitarsi in una condizione di crescente declino, abbandonata a se stessa e disamministrata. Quando ho accettato, ho subito fatto presente che, pur avendo già in precedenza interrotto ogni rapporto, i miei trascorsi in massoneria sarebbero stati utilizzati contro di me e per tentare di indebolire la coalizione.
L’ho detto nella massima chiarezza e trasparenza, non avendo nulla da nascondere o di cui dovermi preoccupare. Ho sempre stretto le mani di persone degnissime e pulitissime, io. Il GOI – d’altronde- è un’associazione fedele alla costituzione, con finalità eminentemente culturali: la sua sede storica è aperta a centinaia di visitatori nelle giornate organizzate dal Fondo Ambiente Italiano; i nomi ed i prestigiosi curricula dei suoi massimi esponenti sono pubblicati sul sito web. Anche secondo i miei interlocutori politici, la vicenda era nota e non ostativa al raggiungimento dell’obiettivo: ridare a Benevento un sindaco capace di amministrare bene la nostra città. Così ho rotto gli indugi e mi sono subito messo al lavoro per allargare il consenso, parlare alla città e costruire una coalizione competitiva. Sono stato travolto dall’entusiasmo di migliaia di beneventani che hanno risposto al mio appello con un confortante: finalmente! Partiti nazionali e liste civiche hanno aderito al progetto. Gli stessi 5stelle, che in un primo momento avevano lasciato in sospeso la propria posizione, il 17 luglio hanno ufficializzato l’adesione con una nota, e subito dopo ho volentieri incontrato la loro delegazione (parlamentari e consigliere comunali) con la quale vi è stato uno stimolante confronto su temi programmatici.
Oggi leggo di dubbi e incertezze del M5S, – continua l’avvocato beneventano – che sinceramente non so se legate, secondo quanto reso noto dalla stampa nazionale, alla decisione di schierare non dappertutto il simbolo, o piuttosto, come da indiscrezioni della stampa locale, al riemergere di questioni che ritenevo, a ragion veduta, abbondantemente chiarite e superate. Che devo dire? Vado avanti come un treno, ho sottoscritto un patto con i beneventani, tutti i beneventani, di qualsiasi orientamento politico, per liberare la città dalla cappa di potere che la opprime e che in queste settimane, fiutato il pericolo, ha preso a stringere ulteriormente la sua morsa. Questo impegno, evidentemente, non dipende da una sigla a sostegno del progetto o da una lista presente in coalizione. Sono certo che centinaia di elettori dei cinquestelle la pensano come me. E sento fortissimo il loro affetto. Per questo non ci fermiamo, non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo.
Agli amici dirigenti del Movimento dico: se sarete con noi sarò felicissimo; se non lo sarete combatteremo in ogni caso insieme la stessa battaglia, quella di restituire a Benevento un orizzonte futuro degno della sua storia, e lasciarci alle spalle questi anni di immobilismo e fumo propagandistico”.