L’accordo c’è ma la prudenza del momento induce a trovare formule interlocutorie perchè a Napoli ma di più a Roma l’accordo tra i vertici sanniti di Forza Italia e Mastella potrebbe trovare qualche ostacolo. Di fatto, la virata mastellista degli azzurri “de noantri” rompe il fronte dell’unità del centrodestra, lo avrebbe rotto anche nel caso avessero propeso per Perifano si badi bene, ma la situazione contingente determina una presa di distanze sensibile che di certo non passa inosservata. La decisione di Iannace e compagni non facilita la soluzione in seno al centrodestra sannita perchè innesca un processo di autoreferenzialità che finisce per annientare un polo conservatore che adesso è esposto al rischio del 31 libera tutti.
E lui, Mastella, gongola. In meno di tre giorni soffia Forza Azzurra a Perifano, ma non si sa fino a che punto sia un danno per APB, e mette in difficoltà il centrodestra. Riallaccia i ponti con Ciccopiedi, che si traccia la strada da solo e si defila da Iannace, Reale e compagnia cantante, e poco gli cale anche del fatto che i nuovi vecchi alleati riescano a comporre la lista che sarebbe la settima al suo arco. La prova è muscolare, dimostrativa, apparentemente senza un vero sostrato politico. La risposta che da Mastella è emblematica