Quando si parla di Clemente Mastella si fa riferimento alla sua indole trasformista, al viandante che va dove lo porta il suo interesse ed è tutto vero. Ma Clemente Mastella è anche una “bestia da competizione” elettorale, un gran manipolatore di trame, capace di intervenire e di regolare le questioni nella maniera che più gli conviene. Così capita che Forza Azzurra, l’indiscrezione che lanciammo qualche giorno fa, e che doveva essere la variante civica di Forza Italia a sostegno di Perifano, diventa invece o potrebbe diventare la sua “quarta sponda”. Da subito il Ceppalonico ha avvertito il pericolo e da subito ha cercato di porvi rimedio facendo appello all’ala moderata di un partito che abbandonò ma col quale ha mantenuto i rapporti, a Benevento e in misura maggiore a Napoli, sponda De Siano Cesaro. Sa molto bene che le Politiche sono vicine e ce col taglio dei parlamentari occorre un partito per se o per la moglie ma questa è altra storia che affronteremo più “avaccio”. Tornando a noi, ecco che allora ad uno ad uno, da Annarita Russo a seguire, Egli ha chiamato a raccolta quelle anime sconcertate e le ha catechizzate a modo suo sulla inconcepibilità di una alleanza con il Movimento 5 Stelle, che Forza Azzurra avrebbe trovato approdando da Perifano. Ovviamente, Lui sa bene che non basta attingere alle cose etiche o politiche, occorre anche stimolare quelle anime in modo diverso altrimenti diventa complicato produrre il quadro. Alla base della congettura due incontri venerdi scorso, uno a Ceppaloni e non al Comune e l’altro a Santa Croce del Sannio al cospetto del duo Parente-Di Maria. Niente simbolo, ma Forza Azzurra fornirà quattro candidati nella lista Di Maria-Parente e quattro in quella di Luigi Barone. Gli accordi prevederebbero che per ogni due consiglieri eletti, se così sarà, scatterà un assessore. E allora ecco che il nostro riaggancia i vertici locali azzurri, quel Nascenzio Iannace segretario che “ex abrupto” estromise dal CdA dell’Asi perchè al di fuori del nuovo schema che si accingeva a mettere in cantiere. A Iannace promessa una candidatura alla Provincia, si voterà presumibilmente a dicembre, preferendolo a Claudio Cataudo, ceppalonicità comuni, da tempo però al di fuori dell’orbita del sindaco di Benevento. C’è poi Antonio Reale, anche lui un tempo in scuderia poi dimesso sempre con la stessa motivazione, ed ora pronto ad incrociare di nuovo il destino con Mastella. C’è Leonardo Ciccopiedi, col quale “tanto reo tempo si volse” ma sostanzialmente è rimasta una certa cordialità nei rapporti e col quale l’accordo è già stato trovato, anche sulla lista da appoggiare e il redivivo Domenico Mauro che qualche giorno fa fu proprio ospite di Ciccopiedi e col quale certamente affrontò il nodo del “che fare” per addivenire alla conclusione che è meglio stare con Mastella di cui fu a lungo importante punto di riferimento. Ecco, è doveroso, pur non esprimendogli i peana che trova da altre parti, ribadire che quest’uomo, a 74 anni suonati, è ancora in grado di percepire pericoli e in 48 ore esorcizzarli, è ancora capace di convincere, ammaliare, promettere anche ciò che non ha e farla in vacca a chi da lui ha ricevuto calci nelle berze che fanno ancora male.