“C’erano tutti i presupposti per potenziare gli ospedali delle aree interne, ma la Regione se ne è ricordata solo per aprire reparti Covid. Le condizioni per creare un vero DEA di I livello sono state vanificate dall’indifferenza della Regione. Troppo facile da parte della politica regionale e del Tricolle scaricare tutte le colpe sull’ASL di Avellino. I disagi arrecati a tante partorienti sono diretta responsabilità della Regione e questo devono aver il coraggio di dirlo ai cittadini anche i rappresentati comunali di Ariano e dell’intera Valle Ufita. Il partito di De Luca non può venire prima dei livelli essenziali di assistenza dei cittadini irpini. È sempre una questione di volontà politica e la Regione Campania dimostra di averla quando permette che i pediatri vadano a Belluno e non in provincia di Avellino. Le guardie mediche devono aiutare gli ospedali irpini e chi può agire in tal senso è la Regione”. Lo scrive in una nota il deputato irpino del M5S, Generoso Maraia, che, a proposito delle criticità rilevate al “Frangipane” attacca il governatore della Campania.
“Non è tollerabile – continua – che un ospedale funzioni per metà giornata. A dicembre 2018 De Luca ha dovuto mettere nero su bianco la nuova classificazione dell’Ospedale di Ariano pur di uscire dal commissariamento, ma nei fatti non ha mai attivato i 4 reparti e i 28 posto letto in più. Questo bisogna aver il coraggio di dire se si vuole aiutare concretamente il P.O. “Frangipane”. Purtroppo si cerca un immediato e facile capro espiatorio nell’ASL e si continua a perdere tempo. Da domani, se la Regione vuole, può creare le condizioni per far arrivare ad Ariano tutti i pediatri e il personale necessario, attivando le guardie mediche anche nelle aree interne e non soltanto dove conviene elettoralmente. È notizia di ieri che il reparto di Pediatria presso l’Ospedale “Frangipane” di Ariano è stato riaperto, ma solo per le emergenze. Da oggi il reparto torna operativo, ma soltanto dalle ore 8 alle ore 20. L’ASL di Avellino ha comunicato di aver reperito la disponibilità di due medici pediatri già in servizio e ha attinto ad una convenzione già in essere con il Moscati. Rimane comunque disattivo il punto nascite.
La questione della chiusura o del funzionamento limitato dei reparti per mancanza di personale fa rilevare, dunque, una gestione lacunosa e fallimentare delle nuove assunzioni di medici. Con tutta evidenza, la Regione non riesce a fare in modo che le ASL assumano tramite concorsi, garantendo adeguati trattamenti economici e contrattuali.
Nel 2018 la Regione Campania in cambio dell’approvazione del Piano ospedaliero da parte del Ministero si impegnava a fare nuovi concorsi per nuovo personale, diretta conseguenza dello sblocco delle assunzioni. Un impegno rimasto sulla carta, stando a quello a cui stiamo assistendo.
Per tutti questi motivi chiederò formalmente alla Giunta regionale, in primis al Presidente De Luca, di attivarsi da subito al fine di assicurare il reclutamento di personale medico e dirigenziale in tutte le strutture sanitarie campane, soprattutto facendo rispettare standard minimi sul piano contrattuale ed economico”.