Chiude i battenti il Consioglio comunale di Benevento. Accorpati in una unica seduta tutte le vodùci all’ordine del giorno e in particolare il preventivo e il consuntivo, parliamo dei bilanci. L’elemento di interesse era la posoizione dei tre del gruppo PD, i dissidenti, sui quali pendeva l’alea del comportamento di fronte alla votazione in aula: astensione oppure voto favorevole. Hanno propeso per il si sul DUP e in accordo, ovviamente, con il sindaco al quale concorrerranno con una lista per ottobre, l’astensione sul consuntivo. Altro non è da registrare se non la unanime votazione negativa di quelli aderenti ad APB e ai quali era stato ultimato di votare no senza se e senza ma. Per il resto è stata una seduta classica da fine consiliatura. Un mix di tecnicismi e di campagna elettorale cui hanno preso parte nuovi e vecchi adepti mastelliani. Da sottolineare il discorso di commiato di Raffaele Del Vecchio, che dopo lunga militanza non torenerà tra i banchi di Palazzo Mosti. Raffalele ha salutato tracciando un profilo della sua presenza tra gli scranni, la sua fedeltà ad una linea precisa, la sua attuale fedeltà al principio del centrrosinistra che però comprende anche Mastella contro il quale perse 5 anni fa. A Mastella, suo nuovo sodale seppur sotto le insegne di una aggregazione legittima al PD regionale, Raffaele ha riconosciuto il merito di averlo vinto al ballottaggio nel 2016 e spiegato che in politica si assiste ad una evoluzione di contingenze che rende possibile anche ciò che apparentemente non lo è. Un discorso sincero, a tratti commosso, che sicuramente presterà il fianco all’immancabile critica ma che va valutato politicamente ed umanamente. Per il resto approvati a maggioranza tutti i punti all’ordine del giorno e così ecclissa l’ultimo Consiglio di questo lustro fatto di quaglie e di posizioni, poche, rimaste inalterate.