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“I Moderati”, Franzese: il covid una scusa per gestire come conviene

“I Moderati”, Franzese: il covid una scusa per gestire come conviene

14 Luglio 2021 | by Redazione Bn
“I Moderati”, Franzese: il covid una scusa per gestire come conviene
Politica
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“Dopo due mesi di stop alle commissioni, nella giornata di oggi si è tenuta la commissione finanze, durante la quale si è consumata una discussione fra lo scrivente – Mimmo Franzese de “I Moderati” – e la consigliera Saginario riguardo la convocazione della commissione che sarà da lei presieduta nella giornata di domani.”
“Premesso che il sottoscritto – racconta Franzese – ha sempre presenziato alle commissioni fisicamente (forse si contano sulle dita di una mano le partecipazioni da remoto), la disputa è scaturita dal rifiuto della Saginario di accordare la sua richiesta di rendere possibile il prendere parte alle commissioni sia in presenza sia da remoto per i colleghi che non possono prendere parte ai lavori in presenza”.
Franzese si dichiara allibito dinanzi a questo dissenso: “Se è vero che siamo in zona bianca, è vero anche che non va abbassata la guardia e che tutti questi mesi ci hanno insegnato a rifiutare le occasioni di socialità e di assembramento laddove sia possibile per evitare inutili rischi.
Va rispettata la volontà di chi preferisce, per tutelarsi, partecipare alle commissioni da remoto.
Come accade sempre più spesso, nessun parere in merito è stato espresso dal sindaco, che in questo periodo è molto impegnato a tagliare nastri per inaugurare la creazione di marciapiedi nuovi – finalmente! – e altri eventi simili.
Nel mentre ha dichiarato di volersi sottrarre al confronto con gli altri candidati alla carica di sindaco.
Si continua ad utilizzare – quando è comodo – la motivazione dell’emergenza Covid, anche se il Sindaco non perde neanche un evento mondano. Siamo in zona bianca e un confronto con le dovute distanze e tutte le misure di sicurezza anti-Covid – al pari di una cena fuori – non è vietato né rischioso.
Il problema vero sono le competenze del candidato Perifano, che probabilmente, insieme a progetti ed idee, creano non poche difficoltà all’attuale Primo Cittadino, che preferisce evitare un confronto costruttivo e lasciare nell’immaginario collettivo l’idea che chi detiene il potere sia il più forte.
Gli elettori, secondo Mastella, non vedranno che Del Vecchio che nel 2016 diceva: “Non morirò mai mastelliano” e ora siede al suo tavolo; che De Pierro diceva: “Non tornerò mai più con Mastella” e ora siede al suo tavolo, così come Gianfranco Ucci, candidato sindaco contro Mastella nel 2016, Gennaro Santamaria, Luigi Barone e diversi altri che hanno sputato veleno nel 2016 contro di lui e che ora siedono al suo tavolo.
Qualora il popolo preferisca queste persone in amministrazione, nulla questio: è libero di scegliere!
Franzese conclude sottolineando di aver lasciato una maggioranza non eletta dal popolo scegliendo di seguire e non rinnegare i propri principi.
Purtroppo i consiglieri mastelliani, dispiace dirlo, hanno chinato il capo dinanzi alla scelta del sindaco, scegliendo di unirsi a quella che un tempo Mastella chiamava “La casta”.
Franzese riporta in calce quello che un tempo era il motto del sindaco: “Un uomo al comando, lo insegna la storia, può solo creare disastri…”.  Così Mimmo Franzese, unitamente ai Moderati Puzio e Russo.

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