Leo Annunziata domani pomeriggio, presumibilmente verso le 16, a Benevento. Lo riportano i maggiori quotidiani cittadini e sta a significare che si sta cercando di serrare i ranghi prima della pausa estiva e in vista del mese chiave che per tutti è settembre. Annunziata chiude il cerchio e la sua venuta a Palazzo Mosti la dice lunga sui meccanismi che si stanno mettendo in atto. I deluchiani hanno varcato il Rubicone, nel caso di De Pierro, Del Vecchio e Lepore, ognuno con i propri obiettivi non sempre convergenti, ma con un unico comun denominatore: l’appoggio a Mastella, che ieri ha di nuovo ricevuto De Luca in un valzer di propaganda elettorale di cui non c’è nulla da stupirsi. Stupisce invece l’assenza della Federazione sannita, fatta eccezione per Mortaruolo, ma era li per dovere istituzionale e non certo politico. La scelta di “snobbare” De Luca è legittima ma ha finito per lasciare campo libero a Mastella e ai suoi nuovi e vecchi sodali ed è un vantaggio all’antagonista che potrebbe essere interpretato come una segnale di mancanza di lucidità politica. La battaglia, si sa, è aspra e per nulla scontata. Mastella non accetta alcun contraddittorio e pragmaticamente segue il suo istinto e qualche prezioso consiglio. I suoi rivali però segnano il passo. Perifano arruola gli scontenti di Mastella e appare poco pugnace, Moretti ha invece caricato Corona e deve stare attento alla debordante personalità del leader di Altrabenevento che potrebbe metterlo in una posizione di minorità, vista anche la proverbiale tendenza di Gabriele a non essere inclusivo. Dall’altra c’è Mastella che tutti contestano ma alla fine sta bene a tutti, il Ceppalonico che divide et impera e già pensa a cosa accadrà nel 2023, l’ultimo giro di giostra cui vorrà partecipare anche a rischio della deflagrazione familiare.