La sciarada senza fine del centrodestra. Rosetta De Stasio annusa l’aria e si dice pronta a qualsiasi soluzione che non pregiudichi l’unità della coalizione. Che, al momento, non c’è. Rosetta è appoggiata dalle civiche, da Lega e parte dell’Udc e pure da Fratelli d’Italia. Il documento del 7 giugno per taluni, vedi Forza Italia, è superato dagli eventi. Esso faceva riferimento al periodo in cui era possibile una conclusione della vicenda in ambito locale, dicono gli azzurri, ora che a decidere è Roma viene meno il crisma di quell’accordo. Non è di questo avviso la parte civica che sostiene la De Stasio e che invece ritiene valido a tutti gli effetti quel documento. Tace Fratelli d’Italia. Il passo di lato di Federico Paolucci era apparso “interlocutorio” ma tutto sommato incline ad una soluzione a vantaggio della coesione. Ora che a Roma si è dipanata la matassa delle grandi città sarebbe lecito aspettarsi anche una decisione rispetto ai centri più piccoli. Una indicazione che potrebbe mettere fine alla diatriba locale. Cirielli ha imposto il silenzio al partito sannita in attesa di chiudere la vertenza diplomatica con Forza Italia ma a Benevento l’idea che Paolucci possa diventare il candidato dei nuovi tempi non trova ostile il partito di Berlusconi.
Forza Italia che non chiude la porta a Lonardo nel caso non si dovesse trovare la quadra ma la sensazione è che la chiusura della crisi sia vicina e possa subentrare un periodo di chiarezza che sia preludio alla stagione dei programmi, fino ad ora parva materia.