Federico il pontiere
Politica
Dovremo attenderci dal centrodestra “sviluppi clamorosi” nelle prossime ore riguardo ad una nuova, improvvisa, fiammata di dialogo proveniente dal vertice napoletano di domani? Dalle parole di Federico Paolucci sembrerebbe di si. Attraverso un posto apparso su fb nel pomeriggio di oggi Paolucci fa capire che il baluardo massimo non è quello della disparità di posizioni in merito al candidato sindaco, bensì “la richiesta ai tre partiti di non perdere identità e di determinare una coalizione che fosse veramente alternativa non solo a Mastella, ma anche al centrosinistra, che malgoverna la città da quindici anni”. Una novità interessante è sapere che non è sul nome dell’alfiere che si basa il problema più grande, si era invece inteso che fosse proprio la diversa impostazione sul candidato a determinare la impossibilità a portare avanti il negoziato. Addirittura Forza Italia aveva abbandonato il tavolo e gridato al sabotaggio proprio perchè aveva proposto Lonardo, troppo di sinistra per essere ammesso. Ora da Fratelli d’Italia, ex abrupto, arriva il ramoscello d’ulivo. Paolucci trova il sistema per scusarsi con Antonio Reale e si accorge solo ora che Mastella è il viandante mentre Reale è sempre stato li dove era. Appare tutto un po surreale se non fosse che i vertici regionali, che tutti guardavano come la extrema ratio e anche la meno praticabile per trovare la quadra, hanno imposto una pax che dovrà assicurare una unità armata. Paolucci, di questa nuova transizione, sembra essere il pontiere. E prosegue. “La proposta di Rosetta De Stasio, formulata dalle civiche e fatta propria dalla Lega, ha trovato la nostra condivisione, perché abbiamo ritenuto che corrispondesse ai requisiti politici di cui sopra. Tuttavia, in questi giorni e in queste ore siamo ancora impegnati a dialogare con Forza Italia, al fine di raggiungere l’obiettivo che ogni elettore di centrodestra vuole: un centro destra unito, capace di essere alternativo al governo cittadino di Mastella e delle sinistre”. Poi l’invito alla Lega a superare le criticità. “Ora è necessario che anche la Lega faccia i suoi passi distensivi e di dialogo nei confronti di Forza Italia. Sono sicuro che a nessuno stia a cuore la logica dell’orticello e abbiamo il dovere tutti di fare, se occorre, dei passi indietro per determinare la prospettiva del centrodestra, ma soprattutto per la rinascita della città”. Il passo indietro è abbandonare Rosetta De Stasio, trovare un nome condiviso anche da Forza Italia ma che non sia necessariamente di Forza Italia, e andare al proprio elettorato esibendo la ritrovata unità. E se fosse proprio Federico, il pontiere, il nuovo che avanza?
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