«Leggo e resto sbalordito. Le prime dichiarazioni stampa rilasciate da Michele Bordo, neo commissario provinciale del Partito Democratico irpino, hanno dell’incredibile. Bordo, prima ancora di arrivare ad Avellino, riapre il tesseramento e convoca il congresso. Poi, però, aggiunge che si confronterà con i livelli territoriali. Mi sembra un atteggiamento poco rispettoso nei confronti di un partito che in Irpinia è vivo e vegeto. A questo punto, Bordo farebbe bene a portarsi qualche iscritto da Foggia ed un po’ di tessere da fuori provincia e celebrarsi il congresso da solo». Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Maurizio Petracca.
«L’atteggiamento di Bordo, almeno per quello che emerge dalle sue dichiarazioni – aggiunge Petracca – mi sembra poco corretto nei confronti dei livelli territoriali e locali, oltre che delle rappresentanze istituzionali che il Pd esprime in Irpinia. Forse a Bordo sfugge che, in vista di un congresso che già si sarebbe dovuto celebrare, ci sono due candidati segretario e duecento candidati per gli organismi provinciali e regionali. Tutto fatto, tra l’altro, secondo regole e procedure sollecitate e stabilite dal livello nazionale. Non mi pare, inoltre, nemmeno che ci sia stato un confronto con la segreteria regionale. Insomma, mi sembra che il normale esercizio democratico, come è normale che esista e ci sia all’interno di un partito, sia stato completamente ignorato, non preso nemmeno in considerazione».
«Mi auguro – così conclude il consigliere regionale Maurizio Petracca – che Bordo corregga il tiro di parole che considero quantomeno improvvide. E che arrivi in Irpinia con lo spirito di chi vuol dare una mano al partito. Non abbiamo certo bisogno di decisioni assunte in autonomia e senza tener conto di un contesto, come quello del Pd irpino, che non può non e deve essere ancora mortificato».