Mastella, Perifano, Moretti, l’ordine di sequela è come più aggrada, e relative “bocche di fuoco” vale a dire i rispettivi pasdaran che dalle colonnne social, oppure attraverso blog o anche organi di stampa partecipano con grande abnegazione alla disputa che sta per iniziare. Mai come in questa circostanza esiste un mercato parallelo in cui gli inevitabili spin doctors indirizzano le strategie, ognuno in base alle proprie caratteristiche, ognuno in virtù di quello in cui è più ferrato. Ufficialmenmte i candidati non ne sanno nulla. La loro azione viaggia su binari mai convergenti eppure la finalità è quella di rompere il fronte avversario e la modalità è a totale appannaggio dei “guastatori”. Non è una faccenda di così grande originalità. Da noi i megafoni dei concorrenti in gara si sono sempre agitati, hanno da sempre fatto da grancassa e poi, in molti casi, sono passati all’incasso, pronti a pascersi della loro fedeltà ad un potente di turno che si è scelto con grande acume tattico. Generalmente costoro quasi mai sbagliano il cavallo vincente e quandanche non dovessero risultare premiati sanno sempre come riciclarsi nell’arte, mai vetusta, di mettersi al servizio del vincente. “Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore“, sosteneva Flaiano, che aveva capito assai bene come era fatta l’indole degli “italiani brava gente”. Insomma, un quadro deprimente che però conferma un dato: per quanto ci sforziamo di crederci diversi la professionistica italianità del mai abusato “c’ho famiglia” campeggia come l’unica bandiera possibile e pure spendibile. Ufficialmenmte è però partita la campagna elettorale. Moretti ha spiegato ad un uditorio attento quale sarà la sua strategia. Una coalizione, un terzo polo, di cui si affronterà il problema della definizione precisa, in cui Cviuco 22 è una componente importante ma non l’unica. Di essa fanno parte i fuoriusciti di APB come PER, una componente Verde e Altrabenevento con il nume tutelare Corona. Ora, la questione che si pone all’attenzione è come far digerire agli alleati o presunti tali la presenza di Pasquale Viespoli e di Mezzogiorno Nazionale. Come potranno e se potranno mai convivere mondi tra loro agli antipodi e se qualche crepa non si sia già manifestata. Per Moretti non sarà semplice convincere i suoi compagni di viaggio. La sua “fuga in avanti” su Viespoli non è andata giù a Corona, per esempio, che vorrebbe vederci più chiaro. Altrabenevento non solo è parte della coalizione ma addirittura potrebbe essere essa stessa una lista. “Se decideremo di metterci in gioco, dice Corona, lo faremo solo con il terzo polo e ci sarà lotta corpo a corpo soprattutto nei quartieri popolari contro corruzione, clientele e malaffare”. Altrabenevento vorrebbe e potrebbe essere parte attiva ma la strada è lunga e tortuosa e passa inevitabilmente attraverso una chiarificazione del ruolo di Pasquale Viespoli che Angelo Moretti ha annunciato come interlocutore importante. Una settimana per sciogliere le riserve e capire come il terzo polo sarà composto e come parteciperà alla madre di tutte le elezioni. E il centrodestra? E Mastella che continua a fare la corte ai vertici regionali di Forza Italia e che presenterà il suo movimento a livello nazionale il 15 giugno? Lo scopriremo solo vivendo.
