Gentile Presidente,
ho presentato nel tempo più di ottanta interrogazioni, ed ho avuto risposte solo per l’8 per cento… soltanto a 10. Si sono susseguiti più Governi, con maggioranze diverse, ma l’atteggiamento è rimasto sempre uguale: scarsissima attenzione alle voci che provengono dal territorio e che attraverso i parlamentari vogliono giungere fino all’Esecutivo, i cittadini aspettano risposte ed attenzione, invece debbo riscontrare soltanto indifferenza. Tra le tante interrogazioni cui invano aspetto risposte, quella per cui oggi faccio appello al Ministro affinché mi dia riscontro, è in riferimento alle cartelle agenzia delle entrate- riscossione, rateizzazioni. Epoca 2020/2021… L’Agenzia delle Entrate sta applicando sanzioni ed interessi che, entrambe sommate, giungono a soglie di assoluto allarme ben oltre il 100% dell’imposta, a seguito della decadenza dal beneficio del pagamento rateale; tanti contribuenti – persone fisiche e giuridiche – non sono riusciti ad ottemperare ai pagamenti rateali verso il fisco a causa della pandemia, che ha determinato pesanti cali di liquidità per i scarsi consumi e l’attivazione della cassa integrazione Covid;
l’Agenzia delle Entrate non può richiedere l’intero pagamento del debito, aggravato da interessi e sanzioni, entro 60 giorni a seguito di un ritardato pagamento di una sola rata e la conseguenziale decadenza dal beneficio del termine, data la straordinarietà della crisi economica che vive il Paese; interessi sanzioni, cosi alti, praticati dall’Agenzia delle Entrate, indeboliscono fortemente la battaglia che lo Stato conduce nella lotta all’usura, ritenuto un fenomeno da contrastare, con forza, proprio in questo momento di grave recessione economica…
Ho chiesto al Ministro di sapere:
A) le ragioni per cui il Governo non vigila attentamente sull’applicazione del tasso di interesse e le sanzioni applicate dall’Agenzia delle Entrate, che secondo calcoli effettuati supera il 100% di ricarico sull’imposta dovuta
B) se e quali iniziative di competenza il Ministro, ritenga di inserire nei prossimi provvedimenti, al fine di determinare una più equa condizione di pagamento per coloro che sono decaduti dal beneficio della rateizzazione, della definizione agevolata o della rottamazione;
C) se, non ritenga di assumere una decisione urgente per porre rimedio alla succitata condizione di squilibrio, adottata dall’Agenzia delle Entrate nei confronti dei contribuenti italiani che mai, come in questo momento, sentono il bisogno di essere compresi nelle difficoltà economiche, che l’emergenza sanitaria ha determinato per tutti.