La bomba dei Revisori dei Conti Sette squassa un quasi tranquillo Consiglio comunale di inizio primavera e fine consiliatura a Palazzo Mosti. Giornalisti pregati di starsene alle loro postazioni e sia, ma la relazione del Collegio è di quelle da far tremar le vene e i polsi e arriva come un uppercut al mento di una provata assise comunale. Sette emissioni di pagamento da 160mila euro in assegni circolari prelevati da chissà chi dalle casse del Comune e incassati in altre regioni italiane. Il Comune non ne sa nulla, nel senso che non ha ordinato pagamenti e allora il misrteroi si infittisce. Chi sono i responsabili? Ovviamente è ancora presto per scoprirlo ma l’Ufficio Legale del Comune si è già attivato per tentare di recuperare il denaro. Ci si chiede come sia stato possibile una operazione del genere all’insaputa del dirigente dell’Ufficio Finanze?. Il presidente del Collegio Persico ha spiegato che i legali del Comune sono all’opera per capire “ab imis” la situazione e dovranno accertare le eventuali responsabilità mentre è già cominciata la gara dello scaricabarile tra Tesoreria del Comune e Poste Italiane”. Un giallo vero e proprio. Persico dice che gli assegni sono stati pagati tra dicembre e febbraio ma che non sarebbe leggibile la firma di chi ha autorizzato il pagamento. L’Amministrazione sia difende. L’assessore Serluca assicura che “nessun assegno è uscito dal Comune e che sarà avviata un’azione legale contro le poste perché ha pagato gli assegni senza operare nessuna verifica”. La cosa assume ovviamente un portato politico. Per la capogruppo del Movimento 5 Stelle Mollica: “si tratta dell’ennesimo campanello d’allarme che scatta, l’impietosa fotografia di una pessima gestione amministrativo- contabile dell’amministrazione Mastella”. Senza dubbio una vicenda che farà discutere e che probabilmente deborterà anche nella incipiente campagna elettorale.