Il prossimo weekend, ma c’è chi giura anche prima, la ufficializzazione della candidatura di Luigi Perifano a sindaco di Benevento in rappresentanza dell’Alleanza. Il red carpet col quale il tavolo della coalizione, lunedi scorso, ha di fatto spianato la strada a Perifano ha risolto gran parte dei problemi che erano stati sollevati un mese e mezzo fa dallo stesso candidato in pectore e che si articolavano in una platea la più ampia possibile di consensi attorno alla sua persona. Restano da limare le ultime formalità ma il termine del 15 maggio non verrà superato. Per ora l’avvocato si esprime per metafore zoologiche sui social; tra gorilla e api lancia messaggi chiari al sindaco Mastella che con moltisasima probabilità se lo troverà da avversario e nei confronti del quale continua ad imbasatire il falso problema della Massoneria pizzicando i 5Stelle ma con margini assai poco larghi di riuscita. Mastella, Perifano e Angelo Moretti che con Civico 22 correrà da solo al primo turno, al secondo, ovemai ci si dovesse arrivare, poi si vedrà. C’è chi, nella coalizione, e’ convinto che una via di dialogo con Moretti sia ancora possibile ma di questo avviso non sembra essere il diretto interessato e le ragioni, al di la della punto dirmente sul0la giustezza o meno dello strumento delle primarie, possono risiedere in un ambito prettamente etico e forse anche ideologioco: l’elettorato cattolico-progressista di Civico potrebbe guardare con imbarazzo alla loggia beneventana rendendo assai complicato l’endorsement politico. Il che potrebbe essere inteso sia come un fatto paradossale, all’alba del XXIesimo secolo, sia come una questione prettamente d’antan che presupporrebbe ancora l’esistenza di barriere difficilmente sormontabili in riferimento al proprio elettorato di provenienza, in una città papalinamente complessa come la nostra. Se fosse così sarebbe complicato l’eventuale apparentamento per un eventuale ballottaggio, stante la complessità degli indirizzi di voto al secondo turno. A destra l’ennesimo tavolo senza Fratelli d’Italia. Assicurato un prossimo appuntamento la prossima settimana per definire il nome del candidato forzaleghista. Elemento di novità la presenza di Pasquale Viespoli che sorvola su ogni ipotesi di commento. Nel frattempo si dimette il neoconsigliere Guerra. Nemmeno il tempo di insediarsi che l’ex assessore del primo Pepe ha ritenuto di alzare i tacchi per motivi, sostiene, di carattere personale. Al suo posto Nunzia Taddeo, nipote di Guerra e figlia del sindacalista Pompeo per questi scampoli di questa pessima consiliatura.
