Corona sempre di più dentro la dialettica politica e la cosa non sorprende affatto visto che il leader di Altrabenevento, con la sua attività diuturna contro fatti e fattacci, finisce inevitabilmente per entrare nell’agone politico. Gabriele Corona, un po provocatoriamente un po perchè davvero ne è convinto, ha lanciato la candidatura, di certo legittima e autorevole, di Italo Di Dio, un “tertium datur”, in questo caso, tra le ormai ribadite opzioni Perifano e Moretti. Ma che ne pensa il diretto interessato? “Non può che farmi piacere ma in questa fase forse un po’ fuori contesto”, ha detto a noi di Lab, “lusingato ma passo la mano”. Di Dio, uno dei pochissimi consiglieri a non avere mai avuto tentazioni “quagliodromiche”, uno che è rimasto seduto sulla stessa poltroncina mentre attorno a lui è ruotato l’intero o quasi Consiglio comunale, in un valzer poco dignitoso di passaggi ida y vuelta” e poi ancora “ida y vuelta che hanno reso questa consiliatura una delle più inguardabili in senso assoluto. Italo Di Dio potrebbe a giusta causa vantare credenziali inattaccabili per tentare la sortita e sarebbe una scelta assolutamente innovativa che accontenterebbe chi, come Corona, lancia la questione della rottura con gli schemi del passato. Ma Italo, un po per carattere e molto per non creare ulteriore confusione, visto che Città Aperta appoggia la candidatura Perifano, non accetterà ma la sua sarebbe proprio una bella sterzata per una città dolente.