breaking news

Benevento| Surroga Guerra, la nuova frontiera della campagna elettorale

Benevento| Surroga Guerra, la nuova frontiera della campagna elettorale

30 Aprile 2021 | by Enzo Colarusso
Benevento| Surroga Guerra, la nuova frontiera della campagna elettorale
Politica
0

Il day after il Consiglio comunale di Benevento. Siamo alle battute finali e la cronistoria di queste ultime riunioni lo lascia intendere senza troppe ambiguità. La campagna elettorale è entrata a piè pari nell’aula consiliare e la cosa non desta alcuno stupore. De relato, una buona fetta di assise ha vissuto sulla questione della surroga di Rosario Guerra, che faceva ritorno a Palazzo dopo una lunga stagione nella quale se ne è rimasto a distanza e rentrèe non poteva essere più densa di polemiche. L’opposizione, quella che si è costituita in vista della prossima campagna elettorale, ha boicottato l’avvicendamento con Aversano adducendo motivazioni di carattere erariale; la maggioranza grida al black out democratico.  Andiamo per ordine. I latori la pregiudiziale, quasi tutta la minoranza tranne il gruppo ufficiale PD già da tempo in rotta verso Ceppaloni, contestano, a’ sensi dell’art.66 del regolamento consiliare, la questione pregiudiziale, considerato che tutti i consiglieri non sono stati messi in condizione di esaminare in tempo utile alcun documento relativo alle cause di inconferibilità/incompatibilità dell’ingresso in Consiglio Comunale di Rosario Guerra, per conoscere l’ammontare complessivo del debito da lui dovuto e visionare la quietanza dell’avvenuto versamento a copertura dell’intero importo. “Si è scatenata una ridda di “dotti, medici e sapienti” della maggioranza” dice Anna Maria Mollica capogruppo pentastellato, “si è giunti ad un tale livello di arroganza da parte di questa maggioranza, che si grida alla lesa maestà quando i consiglieri esercitano il proprio ruolo di indirizzo e di controllo”. Non si è fatta attendere la replica della maggioranza stessa attraverso i due capigruppo Chiusolo e Quarantiello. “L’opposizione a questa Amministrazione, per la prima volta nella storia dell’assise, ha provato a piegare la volontà popolare ai propri piccoli interessi di bottega, tentando di sbarrare le porte del Consiglio ad un rappresentante eletto dai beneventani, un passaggio, quello relativo alla ratifica dei subentranti, da sempre ritenuto un atto dovuto da tutte le forze politiche di ogni epoca. Solo questa opposizione ha pensato di poter strumentalizzare la questione sollevando dubbi ed obiezioni generando una frattura senza precedenti. Chiusolo e Quarantiello chiamano in causa proprio la Mollica, subentrata a Nicola Sguera ” all’unanimità dei voti favorevoli”. “Non c’è nulla di più grave, termina la reprimenda mastelliana, “per chi si candida a rappresentare la volontà popolare che rinnegarla in premessa”. Se queste sono le avvisaglie attendiamoci un’estate al calor bianco, senza esclusione di colpi.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *