Marcellino Aversano, colui il quale ha subito l’accusa di “pepaggine” dal capogruppo della Lista Mastella Giovanni Quarantiello. Fermo restando che a nessuno fa piacere essere apostrofato in tal guisa e tanto meno coram populo la cosa non è andata giù ad Aversano che in una nota dagli accenti risoluti si rivolge direttamente a Mastella cui chiede opportune ed adeguate garanzie.
“Mio malgrado, come noto, nel corso del Consiglio Comunale di ieri, tenutosi in modalità ‘da remoto’ – sono stato protagonista di un episodio spiacevole. Per delle questioni squisitamente tecniche, infatti, non sono riuscito a rispondere al primo appello al voto chiamato dalla Segretaria Comunale al termine della discussione su uno dei punti posti all’ordine del giorno del Consiglio. Un inconveniente che ha messo a rischio il prosieguo della seduta e di ciò mi dispiaccio. Tuttavia, non posso soprassedere sul comportamento tenuto nei miei confronti da un collega di maggioranza. Il riferimento è al consigliere Giovanni Quarantiello e all’offesa rivoltami. Da oltre dieci anni, ormai, ho l’onore di rappresentare a palazzo Mosti – da consigliere e da assessore – la Città di Benevento e nutro un rispetto assoluto per la funzione del Consiglio. Così non è per tutti, a quanto pare. Certo così non è per Giovanni Quarantiello. Ma ogni persona, si sa, ha un suo stile. E se a una connessione che funziona male si può porre rimedio, alla cattiva educazione no. Problemi suoi. Mi rivolgo dunque al sindaco Clemente Mastella che invece ha piena consapevolezza della sacralità dei luoghi in cui si esplicita la democrazia. Nel 2016, si ricorderà, per una offesa a mezzo social rivolta a Matteo Renzi, il sindaco arrivò a revocare la delega a un suo assessore. Oggi, trascorsi cinque anni, immagino che Mastella non voglia far passare sotto silenzio un’offesa rivolta pubblicamente a un consigliere nel corso di una seduta del Civico Consesso”.