La questione dell’Alta Capacità/velocità Napoli Bari torna ad infiammare la polemica politica. A turno Fausto Pepe, Erminia Mazzoni e Fernando Errico hanno evidenziato le preoccupazioni legate ad una possibile esclusione del Sannio dal giro dei grandi investimenti tutti o quasi a vantaggio della vicina Irpinia. Dice la sua anche Federico Paolucci che parla di lacrime di coccodrillo da parte di chi ha avuto ruoli di responsabilità la cui lamentela è ” quanto meno stucchevole ed intellettualmente disonesta”. “La questione, scrive il coordinatore regionale per le aree interne Fratelli d’Italia, trae tutta origine dalla decisione che fece la giunta Bassolino nei primi anni del 2000, di individuare la direttrice tirreno-adriatica nella tratta Contursi-Grottaminarda-Termoli. Era ovvio che, in questo modo, Grottaminarda diventasse lo snodo naturale, perché punto di incrocio con la direttrice Caianello-Bari e con l’Alta velocità”. Paolucci ritiene inutile la polemica o il rimbalzo di responsabilità, buono solo ad alimentare la campagna elettorale, mentre sarebbe proficuo “verificare se esistono le condizioni per recuperare rispetto a questo scippo geostrategico che è pari solo alla decisione che portò a far passare l’autostrada per Avellino, con l’allora Ministro Sullo.