Perifano, sempre Perifano fortissimanente Perifano. Il nome dell’avvocato aleggia sulle bocche di molti perchè rappresenta, e per tanti aspetti, l’unica soluzione valida da contrapprre a Mastella sia sul piano politico, sia su quello meramente amministratvo. Ovvio che per ora non arrivi alcun cenno dal diretto interessato che però manifesta indirettamente la sua opinione e soprattutto il suo umore ancorato come è sulla linea della massima solidarietrà possibile di tutte le sigle del centrosinistra sulla sua persona. Rinuncerà a molto del suo provento, frutto delle attività professionali, avrà però la possibilità storica di prendersi la sua personale rivincita a 26 anni di distanza dalla sconfitta patita per mano di Pasquale Viespoli. E tuttavia, nello schierameno opposto a Mastella i meccanismi appaiono fluidi. Per esempio si registra anche un certo dinamismo di Fausto Pepe, mai rassegnato a recitare il ruolo di ex ma invece assai attivo in queste ore. Fausto sta radunando i suoi pasdaran e con loro, al netto di qualcuno perso per strada, intende comprendere che aria tira e che gradimento potrà mai sortire la sua persona presso un elettorato ora più che mai disilluso. E’ una iniziativa personale, senza lo stigma del PD che ha manifestato sin dall’inizio la volontà concertativa sul nome del candidato. E truttavia, anche Fausto si dichiara concorde sulla figura autorevole di Perifano al quale, ovviamente, non farebbe mancare i suoi favori, ma le sue carte intende giocarsele eccome. La polemica sulla ennesima esclusione di Benevento dal grande affare dell’Alta Capacità ne è una prova tangibile della sua volontà di tornare a far sentire la propria voce. Il sindaco del decennato non è fuori dai gochi così come Lucio Lonardo, il candidato di Forza Italia, pronto come il partito azzurro a dialogare, se non lo stia già facendo, col centrosinistra e altrettanto pronto a sposare la causa perifanea.
