Tavolo del centrodestra sempre più lontano dalla concretizzazione. All’Hotel Traiano l’ennesima fumata nera con Fratelli d’Italia che ancora una volta non ha ritenuto opportuno parteciparvi dando, anche formalmente, l’addio ad ogni speranza di accordo per la formazione di un fronte con Forza Italia e Lega. A questo punto appare davvero complicato che i tre partiti possano presentarsi compatti ai nastri di partenza, quanto meno che ci possano arrivare con la Fiamma che procede in direzione diversa dal resto della compagnia. E allora Forza Italia e Lega non attenderanno oltre il 10 aprile Fratelli d’Italia: oltre quella data game over, rien ne va plus. La sensazione è che la spaccatura sia insanabile e che non sia nemmeno questione di azzeramento delle rispettive pretese ma solo la presa d’atto che il centrodestra non esiste come rappresentanza politica e che alle prossime elezioni amministrative ognuno persegue finalità che non coincidono con quelle degli altri partners. Quanto meno quelle della Fiamma. “Abbiamo tutta l’intenzione di sederci ad un tavolo e discutere serenamente”, dice il segretario provinciale azzurro Iannace, cui fa eco quello leghista Ricciardi secondo il quale il comun denominatore dei tre partiti è la unanime disapprovazione dell’operato dell’Amministrazione in carica. Non si andrà oltre il 10 aprile, si diceva, ma in sostanza la corsa termina qui. La soluzione appare quella di presentarsi senza simboli di partito presumibilmente a sostegno dello schieramento riformista, ancor di più se il candidato sindaco antimastelliano risponde al nome di Perifano, per fare un esempio, una personalità trasversale capace di mettere d’accordo tutti. La probabile spaccatura del centrodestra creerebbe qualche grattacapo in più al sindaco e ingolferebbe il campo a lui avverso. La palla passa a Fratelli d’Italia che potrebbe diventare l’elemento di maggior interesse di questo particolare momento politico in relazione alle scelte che intenderà fare.