Benevento|Mastella il “socialista”: ora imbarca Tibaldi e Davide Zarro
Politica
Raffaele Tibaldi e Davide Zarro. Mastella risponde così all’abbandono di Mosè Principe, testè approdato nel campo Riformista dove però lo attende il metro guardingo dei nuovi ma anche vecchi compagni di avventura. Due socialisti per sostenere lo sforzo del sindaco uscente in vista del voto di ottobre. Mastella aveva già accennato alla possibilità che Raffaele Tibaldi, nome di peso della borghesia beneventana, potesse essere dalla sua parte sin dal mese di gennaio quando lo disse, assai chiaramente, in occasione della presentazione ufficiale delle Zes a Ponte Valentino. L’ufficialità è arrivata in queste ore ma non desta particolare sorpresa. Raffaele Tibaldi. Anche lui come Gianfranco Ucci candidato a sindaco nel 2016, e anche lui “fieramente avverso” al Ceppalonico tanto che al ballottaggio preferì schierarsi con Raffaele Del Vecchio. Tutti e tre, Tibaldi, Ucci e lo stesso sfidante di un lustro fa Del Vecchio, sono ora con Mastella nella preparazione di un programma di governo che sappia dare smalto ad una città in declino. “Si è condivisa la necessità di intraprendere un percorso comune per lo sviluppo di Benevento e del Sannio”, dice la nota di Mastella, “e di convogliare le proprie forze su un’idea di una città e di provincia con una lista che debba rappresentare al meglio le istanze della nostra terra e dei suoi cittadini”.
Nel frattempo a destra si registra la replica di Mimmo Matera all’ultimatum lanciato da Forza Italia. Lo spirito della risposta, ce lo si passi e non si indignino i Fratelli, è di chiaro stampo “democristiano”, che non è sempre sinonimo di sofismo. Un modo garbato però per evitare sbilanciamenti. “Noi intendiamo muoverci nel solco della nostra linea politica, portata avanti con coerenza e senso di responsabilità già durante la reggenza di Federico Paolucci e, in sintonia con quanto finora è stato fatto, è nostro compito quello di determinare le condizioni programmatiche e le proposte per costruire la vera alternativa di centrodestra che possa determinare una vera discontinuità con quanto abbiamo dovuto subire negli ultimi quindici anni di assenza di prospettive e di governo della città. Discontinuità che non può limitarsi ai programmi, ma anche alla classe dirigente. A tal fine, entro la prossima primavera, presenteremo alla città il risultato degli incontri che stiamo svolgendo e ci confronteremo con le forze del centrodestra, sicuri di trovare un’intesa che possa rappresentare discontinuità, identità e prospettive di fiducia per il futuro della città e dell’intera provincia”.
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