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Benevento| Bosco Lucarelli, dal Pd cinque domande al presidente Di Maria

Benevento| Bosco Lucarelli, dal Pd cinque domande al presidente Di Maria

2 Marzo 2021 | by Enzo Colarusso
Benevento| Bosco Lucarelli, dal Pd cinque domande al presidente Di Maria
Politica
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Egregio Assessore Pasquariello, la Provincia di Benevento, in riscontro all’interrogazione di cui al Prot. n. 1218 del 18.01.2021 relativa al finanziamento da 2mln e mezzo di euro per la messa in sicurezza dell’Istituto Lucarelli, scrive quanto segue: «l’emergenza Covid non ha consentito il dialogo fra le istituzioni del territorio ai fini dell’individuazione di possibili soluzioni per il ricollocamento della popolazione scolastica in altri edifici». In altre parole, il «mancato dialogo» ha fatto perdere due milioni e mezzo di euro destinati alla messa in sicurezza della scuola e degli studenti della Bosco Lucarelli. Le istituzioni che non hanno dialogato sono il Comune e la Provincia di Benevento, Di Maria e Mastella. Non altre. Assessore Pasquariello, doveva alla cittadinanza una risposta sensata o delle scuse, ha preferito invece eludere la domanda, buttare la palla in tribuna e/o far finta di non capire…

Di Maria e Mastella hanno dimostrato e dimostrano, ogni giorno, «affinità elettive» da far impallidire Goethe, ma quando si tratta della sicurezza di studenti e bambini divengono, d’incanto, irreperibili l’uno all’altro…

I giornali e i media locali riportano che il Presidente Di Maria e il suo Staff, a partire dal ben remunerato «consigliere di famiglia» dislocato alla Rocca, starebbero addirittura predisponendo una lista in sostegno di Mastella per le prossime elezioni comunali di Benevento. Ciò nonostante, riguardo al «dialogo» necessario alla messa in sicurezza dell’Istituto Lucarelli, i due, Presidente e Sindaco, si sono inspiegabilmente persi di vista.

D’altro canto, chi frequenta, per ragioni istituzionali, la Provincia di Benevento e le connesse sedi operative non può non cogliere il «rumore di fondo» che pervade sempre più incessantemente corridoi e uffici. Indiscrezioni e mormorii indizianti del gravoso impegno politico-elettorale in capo alla Rocca dei Rettori: «organizzare una lista mastelliana alle comunali di Benevento». Pare che, sul punto, le disposizioni impartite siano perentorie. Senza lesinare zelo, ai «piani alti» della Provincia si starebbero prodigando per soddisfare l’esigenza di reperire i 32 profili occorrenti per la lista «rettoriana» alle elezioni cittadine!

La più importante e prestigiosa Istituzione Sannita, costituita su ordine di Giuseppe Garibaldi, sarebbe così svilita e posta al servizio di una competizione elettorale comunale. Roba da restare basiti. Innegabilmente, se la cosa si concretizzasse, gli interrogativi e i dubbi sarebbero numerosi.

  1. Come può un cittadino, al contempo sindaco, di un piccolissimo comune ai confini del Molise, Santa Croce del Sannio, senza legami diretti e/o indiretti con Benevento, immaginare di organizzare una lista per le amministrative della città capoluogo con ben 32 candidati?

  2. Da dove deriverebbe la forza organizzativa e relazionale necessaria per una simile impresa?

  3. È lecito pensare che, laddove una simile lista fosse messa in campo, sarebbe il «potere di gestione della cosa pubblica», connesso alla funzione esercitata alla Rocca dei Rettori, il collante e lo strumento di una tale iniziativa?

  4. Dovremmo dubitare che l’esercizio discrezionale del potere in Provincia e l’indirizzo di gestione che ne consegue siano interpretati funzionalmente allo scopo di formare una lista a Benevento?

  5. Come si concilierebbe tutto ciò con l’art. 54 della Costituzione Repubblicana che impone ai «cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche il dovere di adempierle con disciplina ed onore»?

Il Presidente della Provincia di Benevento, se si cimentasse in questa ingiustificata e impropria «fatica», come pure si sente sostenere da più parti, attenterebbe al proprio ruolo istituzionale e all’istituzione stessa garante dei principi, dei valori e delle opinioni di Tutti i Cittadini e non solo quelli che si riconoscono, o non si riconoscono, in una parte politica. Ci auguriamo, pertanto, che il Presidente della Provincia resti ben distante dalla contesa elettorale di Benevento evitando e rigettando eventuali pressioni e diktat di stampo padronale.

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