Mastella e la full immersion nella costruzione della sua compagine per affrontare le Amministrative che con molta probabilità si celebreranno il 19 settembre. Noi Campani e le forze politiche che hanno costituito lo zoccolo duro di De Luca nella sua cavalcata lo scorso settembre. Con il sindaco l’Asse De Pierro-Del Vecchio con Cosimo Lepore in posizione di battitore libero, in aperto conflitto col PD di cui però si continua a far parte con prospettive egemoniche al congresso di ottobre, con buona pace della nomenklatura decariana. Formeranno una lista insieme ai deluchiani di fede recente come Fernando Errico e il PSI di Giovanni D’Aronzo, già assessore alla Partecipazione nella prima giunta Pepe. E con Mosè Principe, ormai da tempo insieme al cugino Enzo Russi tornati entrambi nell’orbita ceppalonica. Mastella guarda con attenzione al coacervo di forze che va sedimentandosi contro di lui. E guarda anche nel campo del centrodestra, abile come gli si riconosce nello scompaginare i fronti altrui. I reiterati appelli a De Caro affinchè intervenisse nella “ribellione” del PD sannita rispetto al metodo delle Regionali lo stanno a dimostrare. Con esiti, tuttavia, frustrati dal silenzio del capataz piddino. Certo il sindaco uscente non ha raccolto molto negli ultimi tempi. Ha provato a ridurre in pristino il dissenso del PD sannita senza riuscirci tentando di forzare la mano al partito regionale brandendo l’arma del sostegno a Bassolino; ha pensato che l’utilità marginale di udeurrina memoria potesse essere ancora attuale durante i giorni della crisi di governo avviando un’azione personale a sostegno di Conte che gli è valso il quarto d’ora di popolarità tra una comparsata televisiva nazionale e l’altra. Molto di più non è riuscito a strappare.
Tornando alle cose beneventane, dopo il giro di orizzontri politico ora è tempo di concentrarsi sulla società civile. Gianfranco Ucci, segretario cittadino di Noi Campani.