Mastella strizza l’occhio a Bassolino che si candida a Napoli contro il PD. Il rapporto tra i due è saldo da un quindicennio, da quando il Bassolino bis alla Regione visse anche sull’appoggio dell’attuale sindaco di Benevento e sull’assicurazione che lo stesso afragolese garantì a Sandra Lonardo coinvolgendola nel listino bloccato che la portò alla elezione nel 2005 e poi alla presidenza del Consiglio regionale. Erano anni duri, anni di emergenza rifiuti e l’asse si corroborò anche grazie al sostegno reso dai Ceppalonici. Oggi, dopo tanti anni, Mastella torna ad orientarsi verso Bassolino. Certo vorrà esercitare la pressione per cercare di indurre i dem a miti consigli, cosa che fa presagire una certa qual difficoltà a reggere l’urto di questi giorni. Il fronte che va costituendosi contro di lui, con tutte la giustezza politica possibile, sembra sedimentarsi. Mastella spera nella atavica incapacità di certa sinistra beneventana a non trovare mai una quadra unitaria ma questa volta potrebbe esserci una inversione di tendenza. E forse a nulla potrebbero servire i malcelati appelli lanciati a De Caro, a turno, dal sindaco e dalla di lui consorte. Insomma, per Mastella non ci sarebbe che la costituzione delle sue 8 liste o giù di li e dell’apparato di potere di cui può disporre e non è cosa da poco, ma non potrà contare sul plebiscito che il metodo delle regionali gli avrebbe garantito. Anche perchè a destra, nonostante le manovre antilonardiane, avrà poco da attingere. Città Aperta, nbel frattempo, giudica interessante il manifesto programmatico del M5S in vista delle elezioni “Dal Sistema di gestione dei rifiuti, alla integrazione e riqualificazione delle periferie dalla pianificazione urbanistica, al sistema di mobilità sostenibile è possibile imbastire un dialogo capèace di approdare a qualcosa di molto concreto”, dicono Italo Di Dio e Delia Delli Carri. “Sarà necessario nei prossimi mesi, ascoltare ed ascoltarci, per mettere in campo forme di coordinamento nell’agire amministrativo, che ci impegnino sinergicamente in Consiglio Comunale, e nella elaborazione politica, con la quale attraverseremo la Città”.