Fratelli d’Italia e Lega lo cercano, Forza Italia parecchio di meno. Il nome di Sandro D’Alessandro, medico e sindaco di Benevento dal 2001al 2006, torna con una certa frequenza agli allori della cronaca politica. La palese difficoltà in cui si dibatte la rappresentanza politica della destra pone il quesito della omogeneità, se sia ancora possibile ricercare l’unità di intenti oppure se sia più probabile un roimpete le righe in vista di momenti più appropriati. Se Forza Italia procede dritta per la sua strada candidando Lucio Lonardo e sperando in un effetto traino in settori anche non eminentemente conservatori, gli altri due partiti, pur non amandosi, probabilmnete tendono ancora alla sempiterna speranza di trovare un punto di contatto intorno al quale costruire un ragionamento politico comune. Ecco che la figura di Sabndro D’Alessandro potrebbe esserer un buon punto di convergenza. Ma lui che cosa ne pensa? L’ex sindaco non appare particolarmente attratto dalle attenzioni nei suoi confronti. “Ho già fatto il sindaco, dice, ma l’idea di tornare di certo mi incurioscisce. Al momento, però, non vi sono le condizioni per cui la mia risposta è più no che si”. D’Alessandro richiama a tutto quel concerto di personalità in assenza delle quali è improbabile una sua discesa in campo ed è facile capèèire a chi sio riferisca. In priomios a Pasquale Viespoli, assai critico con la sua parte negli ultimi tempi e disposto a intavolare dialoghi anche trasversali se necessari a costruire la vera alternatriva a Mastella.