Clemente Mastella e l’attuale fase politica. In meno di un mese il sindaco di Benevento ha assaporato l’ebbrezza di tornare ad essere ago della bilancia della politica nazionale e la conseguente consapevolezza che è sempre complicato replicare stagioni irripetibili di cui è stato assoluto protagonista. Ci ha provato a far contare quella “utilità marginale” che lo contraddistinse per un quindicennio ma le evoluzioni del mancato Conte Ter e la neutralizzazione del voto decisivo della consorte lo ha frustrato parecchio. L’avvento di Draghi lo ha un po marginaliozzato ed anche il liberi tutti di Zingaretti, di certo non lo tranqullizza. Ecco che allora il Ceppalonico reagisce. “Contro di me è in atto una manovra ad personam che non ha nulla di politico” dice e paventa la possibilità di appoggiare Bassolino a Napoli in funzione anti PD se a Benevento non si materializza lo schema delle Regionali. Che in questo momento della congerie politica appare in calo di quotazioni, al netto della estrema volubilità della contingenza politica. Sul lato opposto il fronte antimastelliano, con buona pace del Pd che non ama questa etichetta, va sedimentandosi. Lo schema del patto PD 5Stelle regge e attira nella sua orbita le altre formazioni, civiche e politiche, che ne intendono far parte.
Molto si agita la questione del candidato. Moretti non è il solo dei papabili, c’è anche la stessa Mollica ma la sensazione è che alla fine potrebbe essere più estesa la gamma dei candidabili. C’è per esempio l’opzione Luigi Perifano che appare figura più che autorevole, una delle poche capaci di assommare robustezza politica e competenza amministrativa. In sostanza una risorsa storica della sinistra beneventana. C’è solo da chiedersi se ne abbia voglia ma per molti potrebbe essere elemento di sintesi.