In merito alla riclassificazione urbanistica della città di Benevento interviene il sindaco del decennato Fausto Pepe che chiama in causa l’Amministrazione Mastella. Pepe è dell’avviso che “resti prioritaria una discussione in seno al Consiglio Comunale per la pianificazione del territorio e la programmazione degli interventi in merito agli indirizzi per la redazione di una variante al PUC vigente, tra cui quelli relativi alla riclassificazione urbanistica in essere e la trasformazione del territorio, soprattutto sul delicatissimo tema delle aree degradate e alla valutazione sulla effettiva riqualificazione o meno dei progetti privati proposti e cioè Piano Casa, periferie degradate, e via discorrendo. Su questo tema, prosegue Fausto, si continua ad andare avanti come se nulla fosse, ed invece gli interessi dei privati, stranamente anche in un periodo di grande recessione, in aggiunta alle numerose istanze di riclassificazione, prevedono un incremento di alloggi e un aggravio di consumo del suolo, in spregio alla norma nazionale e non solo, penalizzando nello stesso tempo la realizzazione dei servizi e la sistemazione degli spazi comuni. Oggi, peraltro, alla luce della sentenza del TAR Campania n. 6498 del 30/12/2020, ma anche a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del 2018, i vincoli relativi alle aree pubbliche del PUC vigente, per la realizzazione di servizi pubblici (standars), sono stati dichiarati non decaduti in quanto conformativi, in conformità alla strutturazione dello stesso PUC e agli obiettivi posti al momento della sua formazione. Questo vuol dire che le aree non vanno riclassificate, così come invece ha permesso, senza opporre resistenza e con il proprio silenzio omissivo l’Amministrazione Mastella, non tutelando la tutela degli interessi pubblici collettivi e la qualità della vita dei cittadini di Benevento. La sentenza ha confermato ciò che nel PUC e nei numerosi atti urbanistici era già scritto sin dal 2009, e che io stesso ho ripetuto per anni con chiarezza e senso politico: i vincoli incombenti sulle aree destinate a servizi pubblici non sono decaduti. Di fatto le aree destinate alla realizzazione dei servizi pubblici, sono necessarie per la qualità della vita dei cittadini, e pertanto secondo l’indirizzo maggioritario già presente nel lontano 2009, quando fu redatto il Piano, questi servizi pubblici possono essere realizzati anche attraverso iniziativa dei privati o promiscua in regime di libero mercato. Peraltro per le stesse aree Il PUC prevede per i privati anche altre possibilità edificatorie. Per la verità, la sentenza offre anche altri spunti di riflessione in ordine alle motivazioni, che hanno “spinto” l’Amministrazione Mastella, ad adottare la delibera di Giunta di indirizzo per la variante al PUC n. 208 del 15 novembre del 2019, evidenziandone l’infondatezza tecnica giuridica. La sentenza Tar del 2020 evidenzia definitivamente la insussistenza alla rincorsa della riclassificazione urbanistica, in considerazione della natura conformativa dei vincoli del PUC di Benevento, e non espropriativa”.