Vincenzo Ciampi, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle è il nuovo segretario della commissione regionale anticamorra. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate a caldo: “Il mio pensiero alle vittime della camorra, non ci sono zone indenni dalla malavita. Bisogna mantenere alta la guardia. Sono componente delle commissioni speciali “Aree Interne”, “Trasparenza”, “Anticamorra e Beni Confiscati”, “Innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione e competitività delle imprese” . Sono stato eletto segretario della Commissione Anticamorra. Una responsabilità della quale mi hanno onorato i colleghi del Consiglio regionale e del Gruppo Cinque Stelle che svolgerò con il massimo impegno e dedizione. Si tratta di tematiche essenziali che mi assorbiranno nella consapevolezza che il controllo di ordine politico sugli atti del consiglio, l’attività dell’ente e degli enti collegati, sull’utilizzo dei fondi rappresenta una garanzia per il cittadino. Lavorando in Commissione Trasparenza cercherò dunque di fornire massima pubblicità e informazione sul lavoro degli organismi consiliari. Resta essenziale l’impegno contro la camorra. La fase drammatica che stiamo vivendo ci richiede un surplus di attenzione su tutti i fenomeni degenerativi che colpiscono le imprese economiche e la società civile. La vulnerabilità a cui ci espone questo periodo richiede che siano messe in campo tutte le azioni di contrasto agli attacchi della criminalità organizzata all’ordinato vivere civile. Non soltanto le aree urbane della regione ma anche i territori come l’Irpinia in particolare, in passato ritenuti indenni dal fenomeno, devono invece oggi fare i conti con un attacco alle istituzioni pubbliche tramite infiltrazioni, come ci dicono le inchieste di magistratura e forze dell’ordine. Imprese in difficoltà e famiglie sotto pressione per la crisi in atto sono i principali obbiettivi dell’usura, canale di riciclaggio e reinvestimento dei proventi da attività illecite, ripete la Direzione distrettuale antimafia e avvertono i prefetti. Il mio pensiero in questo momento va alle vittime della malavita organizzata, nella memoria del loro sacrificio assicuro il massimo impegno nel mio ruolo istituzionale. Ho particolarmente a cuore l’impegno nella Commissione Aree Interne per la quale, con il collega Cammarano che ne sarà presidente, ci siamo battuti fin dall’avvio della legislatura. Sono l’unico consigliere delle forze di opposizione di Irpinia e Sannio e intendo portare all’attenzione le tematiche che riguardano i territori lontani dal centro della regione e dalla costa. La pandemia ci pone davanti ad una responsabilità tutta nuova e peculiare: programmare lo sviluppo su canoni completamente diversi rispetto al passato. Le aree interne hanno un importante ruolo: lo stesso spazio fisico (che torna risorsa in epoca di distanziamento imposto dalle precauzioni sanitarie) consente di ripensare alla quotidianità, al lavoro, alla salute, all’uso delle risorse naturali. A partire proprio dai territori apparentemente meno centrali a immaginata una strategia che non distingua più nettamente tra local e global. C’è però bisogno di grande lavoro in infrastrutture e servizi. Nella Commissione Innovazione mi auguro di poter dare un contributo nel ripensare all’ istruzione, alle dotazioni tecnologiche per gli ospedali e ad una nuova e più accurata scelta delle grandi opere da realizzare e completare; alla rivoluzione nella mobilità e all’uso dei beni comuni; infine, all’impegno contro il dissesto idrogeologico e alla protezione del paesaggio e dei centri storici con norme urbanistiche e di pianificazione che richiederanno uno sforzo in più. L’aggressione al Recovery Fund che oggi si prospetta non ci fa ben sperare nell’applicazione della strategia Next Generation Ue. Sarò al fianco dei nostri amministratori per non perdere l’occasione: dobbiamo fare debito in direzione del miglioramento dell’esistente, non possiamo imbarcarci in una nuova stagione di spesa pubblica improduttiva. La prossima generazione, altrimenti, non ce lo perdonerà. E per quanto mi riguarda, le nuove generazioni campane proprio dalle aree interne potranno ricominciare”.